Alcuni vorrebbero che fosse riconosciuta e trattata come una sorta di ‘santuario naturalistico’ altri, invece, non ne riconoscono l’esistenza. Una vicenda, quella della ‘laguna di Tonnarella’ – che si trova a poche centinaia di metri dopo il porto nuovo – che, da qualche decennio, è divenuta terreno di scontro tra gli ambientalisti e chi vorrebbe un diverso utilizzo dell’area.
“LA REGIONE INSERISCA LA ‘LAGUNA DI TONNARELLA’ TRA LE ZONE DI PROTEZIONE SPECIALE” – A scriverlo, in una nota ufficiale diffusa nei giorni scorsi, è stato l’eurodeputato alcamese – ex esponente del Movimento 5 Stelle – Ignazio Corrao. Il comunicato è stato inviato alla Regione siciliana ed al ministero dell’Ambiente.
“Da mesi – scrive Corrao – mi occupo della tutela della ‘laguna di Tonnarella’, un inestimabile patrimonio ecologico situato nel Comune di Mazara del Vallo, in particolare nella zona umida marino-costiera della palude di Capo Feto e della riserva naturale regionale Lago Preola e Gorghi Tondi. Purtroppo alcuni recenti progetti di urbanizzazione voluti dal Comune di Mazara potrebbero distruggerla irreversibilmente. Occorre impedire che ciò avvenga. La Regione la inserisca tra le Zone di Protezione Speciale”. L’europarlamentare incalza così, Regione e Ministero dell’Ambiente, a intervenire per salvaguardare l’area. “Per questo – spiega Corrao – ho chiesto il parere dell’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), la massima autorità istituzionale in termini di valutazione delle qualità ecologiche. L’ISPRA conferma che, per le sue caratteristiche, la ‘laguna di Tonnarella’ deve essere tutelata, suggerendo una serie di forme di salvaguardia della zona umida demaniale. A questo punto il percorso è tracciato, la Regione inserisca la laguna nelle ZPS, il Ministero insieme alla Regione, istituisca l’area marina protetta del litorale mazarese, come suggerito dal parere dell’ISPRA e renda ufficiale l’inclusione della Laguna tra le ‘Zone umide del Mazarese’. La laguna non si tocca. Assicurerò il massimo impegno civile e istituzionale per la difesa di questo incredibile patrimonio dal valore internazionale. Non permetteremo – conclude Corrao – che venga distrutto e saremo al fianco di tutte le associazioni, prima fra tutte l’Associazione Pro Capo Feto della Federazione pro Natura, che si stanno battendo per difenderla”.
“SE MAI CI FOSSE STATA UNA LAGUNA LÌ, ME NE SAREI ACCORTO” – Ad affermarlo, su sollecitazione di Tp24.it, è Danilo Marino: neo consulente – a titolo gratuito – del sindaco, Salvatore Quinci, per lo sviluppo portuale e della fascia costiera. “Vorrei ricordare – dichiara Marino – che ci sono già ben 7 zone SIC (Siti di Interesse Comunitario) naturali nel raggio di 10 km. Aree di grande pregio naturalistico, e per le quali sono state investite forti somme, come 3 miliardi delle vecchie lire (cito a memoria) solo per Capo Feto, che sta a pochi passi, raggiungibile a piedi, nell’ambito del progetto Natura 2000; che queste zone SIC ZPS – continua Marino – intendo le 6 di Mazara (cui si aggiungono le 2, vicinissime, di Petrosino e Campobello), sono puntualmente contemplate nello strumento regolatore cittadino, cui si aggiunge il piano regolatore portuale di competenza regionale, che ha già normato l’area. La pianificazione territoriale – prosegue il consulente – da quando esiste, rappresenta lo strumento cardine dello sviluppo organico del territorio di riferimento, cui viene affidato di contemperare tutti gli interessi che vi fanno capo. I settori più attenti della società, ambientalisti in testa, si sono sempre battuti per il più scrupoloso rispetto degli strumenti regolatori. Comunque – conclude Marino – ci tengo a precisare che sono nato quasi 60 anni fa, in via Luigi Vaccara, a poche centinaia di metri dal sito. Se mai ci fosse stata una laguna lì me ne sarei accorto”.
“UN SITO DI RILEVANTE INTERESSE CONSERVAZIONISTICO” – La ‘laguna di Tonnarella’ – ricorda in una nota stampa Anna Quinci, presidente dell’associazione di Mazara del Vallo ‘Pro capo Feto’ (Federazione Nazionale Pro Natura) – pur essendosi originata a seguito di interventi realizzati dall’uomo è andata incontro ad un rapido processo di naturalizzazione che l’ha portata a diventare un sito di rilevante interesse conservazionistico. Si inserisce nel complesso sistema di zone umide del mazarese, già riconosciute a livello internazionale per la conservazione degli uccelli migratori. Attualmente la laguna ospita habitat e specie animali e vegetali particolarmente significativi . È necessario, quindi, includere la ‘laguna di Tonnarella’ all’interno di questo comprensorio. L’ISPRA – ricorda l’ambientalista Quinci – ha espresso parere favorevole alla sua inclusione all’interno della ‘Rete Natura 2000’, considerata la vicinanza ed il collegamento funzionale alle zone umide di Capo Feto e all’inclusione del biotopo alla già esistente ‘ZPS ITA 10006 paludi di Capo Feto e Margi Spanò’. Adesso – conclude la presidente – è compito degli enti competenti della Regione Sicilia attuare questo riconoscimento”.
Alessandro Accardo Palumbo
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