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06/03/2021 08:59:00

Mazara, discarica abusiva e sfasciacarrozze irregolari

 Un'enorme discarica abusiva è stata sequestrata a Mazara del Vello. C'era di tutto dentro. Auto accatastate, eternit, rifiuti ingombranti, anche una barca. Non è l'unica operazione dei Carabinieri a Mazara sul fronte del contrasto all'inquinamento ambientale.


In una settimana sono state messo a segno tre operazioni di servizio in occasione delle quali hanno scoperto e sequestrato una discarica abusiva e denunciato i legali rappresentanti di due distinti impianti di autodemolizione ubicati in contrada Bianca, sequestrando complessivamente circa 5.000 metri quadrati di terreno e 7.000 metri cubi di rifiuti pericolosi e non pericolosi.


La discarica scoperta dai militari si trovava ubicata all’interno di un’area completamente recintata, estesa circa 2.000 mq ove sono stati rinvenuti 200 metri cubi circa di rifiuti di ogni tipo, anche pericolosi, quali raee e parti di essi, autoveicoli fuori uso e parti di essi, imballaggi metallici anche pericolosi, materiale da demolizione, eternit, rifiuti ingombranti nonché un'imbarcazione inutilizzabile completa di motore fuoribordo.


I militari, oltre a denunciare il gestore dell’area, rintracciato direttamente sul posto, hanno individuato il proprietario il quale è stato deferito all’autorità giudiziaria, in concorso con il gestore, per il reato di gestione non autorizzata di discarica di rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi.
Allo scopo di non aggravare ulteriormente le condizioni del sito a seguito di eventuali e ulteriori abbandoni e valutare qualitativamente il danno ambientale effettivo e gli opportuni interventi tecnici - a spese della proprietà - per la bonifica e la rimessa in pristino dell’area, i militari hanno proceduto al sequestro dell’intera area.
I militari hanno inoltre effettuato due accessi ispettivi presso due impianti di autodemolizioni riscontrando, in entrambi i casi, gravi violazioni alla normativa di settore relativa alla gestione dei veicoli fuori uso e dei rifiuti costituiti dai relativi componenti e materiali. Infatti si accertava che i veicoli fuori uso venivano demoliti senza che su questi fossero state effettuate le preventive operazioni di bonifica e messa in sicurezza. Gli stessi veicoli, inoltre, venivano sovrapposti l’uno sull’altro con parte della componentistica pericolosa ancora presente al loro interno. Infine, i rifiuti prodotti dalle operazioni di demolizione dei veicoli, venivano stoccati indistintamente miscelando rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi. Anche in questo caso i carabinieri forestali hanno proceduto al sequestro delle aree, complessivamente estese 3.000 metri quadrati circa, sequestrando oltre 350 autoveicoli irregolarmente demoliti.
I risultati operativi sono stati raggiunti anche grazie all’intensa attività di ricognizione aerea svolta dal 9° nucleo elicotteri carabinieri di Palermo, che fornisce un straordinario supporto operativo e logistico all’attività delle diverse organizzazioni dell’arma dei carabinieri.