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13/03/2021 06:00:00

Mazara, la querelle sulla laguna di Tonnarella/1. Tra tutela ambientale e sviluppo economico

 Alcuni vorrebbero che fosse riconosciuta e trattata come una sorta di ‘santuario naturalistico’ altri, invece, non ne riconoscerebbero l’esistenza, in quanto potrebbero essere interessati alla stessa per interessi meramente economici.

Il nostro articolo del 25 febbraio scorso, relativo alla vicenda la ‘laguna di Tonnarella’ – che si trova a poche centinaia di metri dopo il porto nuovo – ha generato una circostanziata replica (e una clamorosa accusa di cui ci occuperemo, nello specifico, domani) da parte del naturalista Enzo Sciabica. Destinatario di tali precisazioni è Danilo Marino, neo consulente ‘per lo sviluppo portuale e della fascia costiera’ – a titolo gratuito – del sindaco, Salvatore Quinci. Iniziamo con le precisazioni inviateci dal naturalista Sciabica che ci tiene a chiarire alcune, a suo modo di dire, imprecisioni.


“NON SONO 7 MA SOLO DUE (E MEZZO) LE ZONE SIC (SITI DI INTERESSE COMUNITARIO) NATURALI NEL RAGGIO DI 10 KM”
–, “Contrariamente alle affermazioni del Marino – rende noto Sciabica – e, nel caso dovessero sussistere dubbi, basta chiedere al ‘Servizio 3 del Dipartimento regionale Ambiente’, a Mazara del Vallo, Petrosino e a Campobello di Mazara ci sono appena due aree territoriali e mezza ad essere state incluse nella Rete Ecologica Natura 2000, come ZSC (Zona Speciale di Conservazione) e ZPS (Zona Protezione Speciale)”. E, continua l’ambientalista mazarese: “Sia la palude di Capo Feto, sia i Margi Spanò di Petrosino, compongono, infatti, un unico sito, (codificato ITA010006, sia come ZSC, sia come ZPS); il Lago Preola con i Gorghi Tondi e con le Sciare di Mazara, essendo anch’essi nelle stesso areale, sono stati accorpati in un unico sito, (ITA010005), come ZSC e (ITA010031) come ZPS che comprende pure il Pantano Leone di Campobello di Mazara”. Secondo Sciabica: “In effetti sono la stessa cosa ed, infatti, il toponimo che li contraddistingue è: “Laghetti di Preola e Gorghi Tondi, Sciare di Mazara e Pantano Leone”, così anche sulle pagine web. L’altra ‘mezza’ parte di territorio d’interesse comunitario è quella delle Sciare di Marsala, (sito ITA010014), che si addentra nel territorio mazarese e, precisamente, nelle contrade Costiera, Busala, Busalotto e Inchiapparo Mirabile. Tutte aree – afferma Sciabica – comunque, frammentate, devastate, ridotte ai minimi termini”.


UN’AREA UNICA DIVISA PER CINQUE – “Marino – spiega il naturalista Sciabica – suddividendo l’area dei laghetti Preola in: Lago Preola, Gorgo Lentini o Basso, Gorgo Avvocato o Medio, Gorgo Ballatore o Alto, Gorgo Murana, riesce ad ottenere 5 aree protette che, nella realtà, è unica area. Area naturale di neanche 100 ettari dato che il resto, pure protetto, circa 250 ettari, altro non è che vigneti e colture varie. Dei Margi Spanò si e no rimangono circa 50 ettari da considerare area semi naturale (a livello globale come dicono gli scienziati non ci sono più aree da considerare al 100% naturali) che aggiunti ai 150 ettari della palude di Capo Feto, assommano a 200 ettari”.


‘L’EDEN’ LAGUNA DI TONNARELLA – “Non è stata compresa nella Rete Natura 2000 per un solo motivo: quando nel 2000 è stato divulgato l’elenco dei SIC e delle ZPS era ancora adibita a porticciolo turistico. Allontanate le imbarcazioni da diporto, abbassatosi il livello idrico per l’apporto di fanghi in quantità risultata ottimale, il sito, inaspettatamente, si è trasformato in un ‘Eden’. Cosa che ha attirato tante persone rispettose del territorio, dell’ambiente e del paesaggio e ha indotto il ministero dell’Ambiente e l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) a fare pressioni sulla Regione affinché avviasse la procedura per l’inserimento dell’area tra le ZPS mazaresi”.
Ma non finisce qui: domani, nella prosecuzione di questo articolo per Tp24.it, parleremo dei ‘presunti’ mandanti o garanti degli appetiti che si starebbero concentrando, e non solo di recente, attorno alla ‘Laguna di Tonnarella’.

Alessandro Accardo Palumbo
www.facebook.com/AlessandroAccardoPalumbo