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27/03/2021 06:00:00

Covid. La “passione” dei vaccinati: code e caos a Marsala. In Sicilia gli anticorpi monoclonali

Non ci saranno le processioni di Pasqua, anche quest’anno. Ma sono giorni di “passione” per quanti si stanno vaccinando contro il Covid 19 in Sicilia, come in provincia di Trapani. Alla Fiera del Mediterraneo, a Palermo, ogni giorno code chilometriche per avere inoculato il vaccino.

A Marsala ogni giorno l’ala per le vaccinazioni all’ospedale Paolo Borsellino è un continuo assembramento. I tempi d’attesa sono infiniti, e in questo periodo sono principalmente anziani e persone vulnerabili ad attendere il proprio turno per ore per avere somministrato il vaccino.
Si tratta di un disservizio incredibile davanti alla necessità di accelerare le vaccinazioni, con la curva del contagio che continua a salire, seppur in maniera più blanda, in provincia di Trapani.
Ieri c’è stato anche un blitz all’ospedale del sindaco Massimo Grillo. Il luogo per lui è congeniale per fare delle promesse, e così ha detto che a breve i vaccini si faranno al Campus Biomedico.

 


Intanto i vaccini si faranno anche in chiesa, e piano piano partono le prime somministrazioni effettuati dai medici di famiglia.
Il virus in provincia di Trapani fa registrare un nuovo aumento dei casi. La situazione in Sicilia è più o meno stabile. C’è da dire che aumentano gli ospedalizzati.
Intanto il premier Mario Draghi è deciso: dopo Pasqua scuole aperte anche nelle zone rosse. A proposito di Zone rosse, in Sicilia altri comuni vanno in lockdown. Ormai si viaggia con chiusure localizzate, sempre in base al parametro dei 250 nuovi casi su 100 mila abitanti. Funziona così: se i nuovi positivi al Covid registrati in una settimana superano la soglia dei 250 ogni 100 mila abitanti, il territorio interessato va in zona rossa.

 

I dati trapanesi
Aumentano ancora i positivi al per Covid 19 in provincia di Trapani. Nell'ultimo bollettino aggiornato a ieri, 26 marzo, si registrano 593 attuali positivi al Coronavirus, giovedì erano 561.
Non ci sono nuove vittime, il dato dall'inizio della pandemia è di 272 morti.
Ci sono 24 persone ricoverate, di cui una in terapia intensiva. Il totale dei guariti è 10.405. Il dato parziale dei tamponi molecolari effettuati è di 238 mentre i tamponi rapidi per la ricerca dell’antigene sono 333. Tra le città con più contagi Marsala 203 (ieri erano 191), seguono Trapani con 117 e Castelvetrano 76.
Questi i positivi distribuiti nelle diverse città della provincia: Alcamo 62, Buseto Palizzolo 4; Calatafimi-Segesta 2; Campobello di Mazara 11; Castellammare del Golfo 6, Castelvetrano 76; Custonaci 2; Erice 31; Favignana 0; Gibellina 0; Marsala 203; Mazara 21; Paceco 22; Pantelleria 0; Partanna 1; Petrosino 2; Poggioreale 0; Salaparuta 0; Salemi 6, San Vito Lo Capo 4; Santa Ninfa 3; Trapani 117; Valderice 20; Vita 0.

Anche a Marsala la cura con gli anticorpi monoclonali
Anche a Marsala sono arrivati gli anticorpi monoclonali per la cura del Covid. Si tratta di una delle scoperte scientifiche più importanti per la lotta al coronavirus. In pratica, basta una puntura, e si è al riparo dagli effetti gravi della malattia. Troppo bello per essere vero, e infatti c'è una piccola controindicazione: ogni singola iniezione costa mille euro (che è sempre meno di quanto costerebbe un malato ospedalizzato). In Sicilia gli anticorpi monoclonali sono stati distribuiti ad alcuni ospedali, tra cui Marsala. Verranno utilizzati solo su pazienti che hanno altre patologie (e che pertanto, con il Covid, rischierebbero di morire) e non appena saranno accertati come positivi: la puntura, infatti, è efficace solo se viene presa nel primo stadio della malattia.
All’interno del reparto di Malattie Infettive dell’ospedale Paolo Borsellino sono state allestite postazioni opportunamente attrezzate per l’accoglienza del paziente e per l’infusione del farmaco. Come stabilito dalle normative vigenti la selezione del paziente da trattare è affidata ai Medici di Medicina Generale, ai Pediatri di Libera Scelta, ai Medici delle USCA(R) e, in generale, ai medici che abbiano l'opportunità di entrare in contatto con pazienti affetti da Covid di recente insorgenza e con sintomi lievi-moderati.
Il medico che effettua la selezione si metterà in contatto con la U.O.C. Malattie Infettive che, a sua volta controllerà e validerà i criteri e attiverà le procedure per l’arrivo del farmaco presso l’ospedale di Marsala. Il paziente verrà a questo punto accolto in ospedale, verrà somministrato il farmaco e dopo un brevissimo periodo di osservazione, nella stessa giornata farà rientro al domicilio.


I dati siciliani
Sono 892 i nuovi positivi al Covid 19 in Sicilia su 27.892 tamponi processati, con una incidenza di positivi al 3,1%, in leggera diminuzione rispetto a giovedì. La regione resta nona per numero di contagi giornalieri. Le vittime sono state 22 nelle ultime 24 ore e portano il totale a 4.535. Il numero degli attuali positivi è di 16.403 con 409 casi in più rispetto a ieri, mentre i guariti sono 461. Negli ospedali i ricoverati sono 920, 11 in meno rispetto a ieri, quelli nelle terapie intensive sono 121, tre in più. Questa la distribuzione dei nuovi positivi nelle province: Palermo 346, Catania 201, Messina 30, Siracusa 40, Trapani 47, Ragusa 56, Caltanissetta 61, Agrigento 91, Enna 20.

Covid, istituite quattro nuove "zone rosse" dal 27 marzo e prorogate altre due sino al 6 aprile

Il presidente della Regione, Nello Musumeci, ha firmato l’ordinanza che istituisce quattro nuove “zone rosse” in Sicilia. Si tratta di Centirupe, in provincia di Enna, Comitini, Racalmuto e Siculiana, in provincia di Agrigento. L’ordinanza entrerà in vigore sabato 27 marzo e sarà valida fino al 6 aprile compreso. Con la stessa ordinanza viene prorogata sino al 6 aprile la "zona rossa" a Caltavuturo e a San Mauro Castelverde, in provincia di Palermo.
Il provvedimento, che prevede anche la chiusura delle scuole, è stato richiesto dai sindaci e deciso in base alla relazione delle rispettive Asp.
Nella stessa ordinanza, esclusivamente per i territori comunali dichiarati "zona rossa", è disposto il divieto di transito in ingresso e in uscita per raggiungere le seconde case.
Infine, è estesa la chiusura delle scuole dal 29 marzo al 31 marzo nel Comune di Biancavilla, in provincia di Catania. mentre, rispetto alla precedente ordinanza, è stata esclusa nel Comune di Casteltermini, in provincia di Agrigento.

 



Covid, cure con anticorpi monoclonali anche al Policlinico di Messina
C’è anche il Policlinico di Messina tra i centri siciliani in cui sarà possibile sviluppare le cure per contrastare il Covid mediante gli anticorpi monoclonali.
Il Dipartimento della pianificazione strategica dell’assessorato regionale alla Salute ha infatti autorizzato l’Unità operativa di Malattie infettive del Policlinico ‘Martino’ che ne aveva fatto richiesta. Intanto, così come prevede la procedura, anche l’Asp di Messina ha avanzato la propria proposta di inserire il "Cutroni Zodda" di Barcellona Pozzo di Gotto (che è un Covid hospital) tra le strutture in cui sarà possibile ricevere le cure con gli anticorpi monoclonali.

«Ad oltre un anno di distanza dall’inizio della pandemia, oggi disponiamo di nuovi strumenti per contrastare il virus anche in corsia – dice l’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza –. Ringrazio i deputati di Messina che, attraverso i loro diversi interventi, hanno fatto comprendere con chiarezza e da subito il percorso che consente l’inserimento nella rete dei Centri individuati per la somministrazione degli anticorpi monoclonali per i pazienti Covid-19. Come per le cure mediante il plasma iperimmune, anche per questo tipo di terapia la Sicilia ha risposto da subito individuando ed autorizzando oltre venti unità operative su tutto il territorio regionale».

Made with Flourish

Gli anticorpi monoclonali sono considerati una delle nuove misure terapeutiche contro il Covid-19.

 


Scuole aperte dopo Pasqua
"Riapertura della scuola fino alla prima media". Lo ha detto il premier Mario Draghi in conferenza stampa.
"Il ministro Bianchi sta lavorando perché avvenga in modo ordinato. La volontà complessiva era che, se ci fosse stato uno spazio, lo avremmo utilizzato per le scuole fino alla prima media. La scuola è un punto di contagio limitato solo in presenza di altre restrizioni. Ciò che è fonte di contagio è tutto ciò che avviene attorno alla scuola, quindi più si alza l'attività scolastica più aumentano le possibilità di contagio", ha spiegato il premier.
In alcuni casi sarà possibile effettuare il test" per gli studenti "ma parlare di azione globale mi sembra eccessivo", ha detto ancora Draghi.

"Noi per primi abbiamo proposto" il tema delle restrizioni all'export di vaccini nei Paesi extra-Ue. "Ora purtroppo è un tema all'attenzione di tutti".

"Mi riservo di esaminare la parte giuridica degli ultimi contratti. Confermo quanto detto: c'è in gioco la salute, la vita e la morte, bisogna cercare il coordinamento europeo e se non si vede la soluzione bisogna cercare altre strade. Io però starei attento a fare certi contratti".