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03/05/2021 08:54:00

Arrivano 42 milioni di vaccini. "Presto liberi". Le notizie sul coronavirus in Italia

 Prime dosi (totali): 14.431.347 (il 24,2% della popolazione)
Persone vaccinate: 6.221.316 (il 10,43% della popolazione)
Di cui con vaccino monodose: 84.962 (lo 0,14% della popolazione)

Il tasso di positività è salito al 5,8% dal 3,4% di sabato.


Attualmente positivi: 436.270
Deceduti: 120.807 (+263)
Dimessi/Guariti: 3.465.576 (+15.621)
Ricoverati: 21.523 (-468)
di cui in Terapia Intensiva: 2.583 (-57)
Tamponi: 58.579.752 (+338.771)
Totale casi: 4.022.653 (+13.446, +0,34%)

I ricoverati in terapia intensiva il 1° aprile erano 3.681, in un mese c’è stato un calo del 32%.

Il dato sui morti (144) è il più basso degli ultimi sette mesi. «Gli addetti ai lavori invitano però alla prudenza. Se è evidente, infatti, che l’aver vaccinato l’87% degli ultraottantenni sta iniziando a produrre effetti
concreti, è pur vero che le statistiche sul numero dei decessi possono risentire di avvenimenti collaterali la chiusura degli uffici anagrafe dei Comuni nei giorni festivi come quello del primo maggio» scrive Il Messaggero.

Da oggi la Valle d’Aosta è l’unica regione a restare in zona rossa. La Sardegna diventa arancione, come lo sono già Sicilia, Calabria, Basilicata e Puglia. Tutte le altre sono gialle.


In Italia tra il 5 e il 7 maggio «arriveranno oltre due milioni e 100mila dosi di Pfizer», ha detto il commissario Figliuolo all’inaugurazione del centro vaccinale nel centro commerciale Porta di Roma.


«Nonostante il maltempo di sabato su larga parte del Paese, nel weekend in molte città - da Torino a Napoli - si sono visti assembramenti davanti a bar e ristoranti all’aperto e non sono bastate le 12.960 attività ispezionate, 39 chiuse, 90 sanzionate, 93.096 persone controllate, 1.965 sanzionate e 177 denunciate dalle forze dell’ordine» racconta La Stampa. 

«A Milano sono stati chiusi tre ristoranti che davano da mangiare al chiuso come nulla fosse. A Roma i carabinieri hanno multato 25 partecipanti a due feste private senza distanziamento e mascherine. A Giugliano vicino Napoli la polizia ha scopertocentinaia di giovani che ballavano in una villa. E in Calabria, teoricamente zona arancione, sono stati multati due gruppi sorpresi a fare il barbecue».

A Lipari il 1° maggio si è svolta una passeggiata serale contro il coprifuoco.

A Pesaro i no mask si sono ritrovati dopo le 22: 1 denunciato e 50 multati.
 

È partita da Torino la missione italiana diretta in India per fornire supporto al sistema sanitario locale. Sono partiti personale di emergenza del 118, un medico e un rappresentante del ministero della Salute.

Tra i passeggeri del volo della Air India proveniente da Nuova Delhi atterrato a Fiumicino mercoledì scorso ci sono 23 contagiati, incluso il comandante. I tamponi di cinque di loro sono stati sequenziati all’ospedale militare Celio e sono stati scoperti un caso di variante indiana e un caso di variante inglese. I risultati degli altri diciotto, analizzati allo Spallanzani, e i risultati saranno resi noti oggi. «Ciò che ha fatto scattare il campanello d’allarme nella storia dell’aereo giunto mercoledì non è solo la percentuale molto alta di positivi, il 9 per cento dei passeggeri. C’è da capire come sia possibile che, nonostante fosse obbligatorio presentare un
certificato di negatività prima dell’imbarco, in tanti a Fiumicino siano risultati infetti. Alcuni dei passeggeri hanno raccontato di avere acquistato quei certificati falsi al mercato nero. E i media indiani parlano di inchieste giudiziarie sul commercio di esiti di tamponi mai eseguiti» scrive Il Messaggero. 

SCUOLA. Almeno 7,7 milioni di alunni tornano in classe in presenza da oggi, lunedì 3 maggio. È quanto emerge dalle stime di Tuttoscuola elaborate in base alla capienza degli istituti e alle fasce di rischio per colore delle regioni. Il numero di studenti in presenza oggi in aula per tutti gli ordini e gradi dovrebbe essere compreso tra i 7,7 e gli 8,5 milioni, ossia tra il 90 e il 100 per cento dell’intera popolazione scolastica delle scuole statali e paritarie.

BRUSAFERRO. «Siamo in una fase di transizione delicata, di decrescita lenta ma costante della diffusione del virus. Per evitare che la curva torni a crescere serve intervenire a tre livelli: primo, continuare a vaccinare al ritmo sostenuto di questi ultimi giorni; secondo, monitorare bene la situazione e intervenire localmente dove necessario; terzo, ma non certamente ultimo, fino a che non avremo un maggior numero di immunizzati continuare ad adottare comportamenti di prudenza per non essere poi costretti ad adottare nuove misure restrittive». Lo dice il presidente dell'Iss, Silvio Brusaferro, in un'intervista a La Stampa. «Quando si potranno allentare le misure? Prima di tutto occorre mantenere l'Rt sotto la soglia di sicurezza di 1. Poi ridurre ancora la pressione sui servizi sanitari e avvicinarsi a quella soglia dei 50 casi settimanali ogni 100 mila abitanti che consente di riprendere un sistematico tracciamento dei casi. Fino a che non avremo gran parte della popolazione vaccinata servono prudenza e progressività», spiega ancora. Infine un pensiero sulle varianti e sull'efficacia dei vaccini: «Rispetto a quella inglese funzionano molto bene, mentre alcuni un po' meno con quella sudafricana, che fortunatamente circola pochissimo nel nostro Paese. Per la brasiliana gli studi sono in corso e per l'indiana è troppo presto per dirlo», conclude.

"La speranza è che la velocità delle vaccinazioni ci aiuti a coprire il più velocemente possibile i fragili. Il clima certamente ci aiuta, l’abbiamo visto l’anno scorso, ma gli assembramenti vanno comunque evitati". Lo ha detto Fabrizio Pregliasco, virologo dell'Università di Milano, ad Agorà su Rai3.

BAMBINI. Sono due, entrambe in dirittura d'arrivo, le sperimentazioni dei vaccini anti Covid in corso nei bambini e negli adolescenti. Alcuni risultati preliminari stanno arrivando e ci sono i presupposti per ipotizzare che «la loro autorizzazione da parte delle attività regolatorie possa arrivare in tempo per la riapertura delle scuole», ha detto all'Ansa l'immunologo Sergio Abrignani, dell'Università Statale di Milano e membro del Comitato Tecnico Scientifico.