Le molteplici aspettative riguardo al dettaglio de fondi dedicati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) all’Isola dovranno ancora attendere per un bel po’ di tempo. È questa ciò che si comprende nello scorrere in modo più approfondito le 337 pagine che costituiscono il ‘PNRR’. Le somme per i singoli intervento, infatti, andranno attribuite in una seconda fase.
GLI INTERVENTI A PALERMO – Nel Capoluogo isolano le poche indiscrezioni, relative alle opere inserite, riguardano alcune opere ed altri interventi che saranno finanziate grazie al ‘Piano’.
33 MILIONI PER L’EX MANIFATTURA TABACCHI – Nel PNRR ovviamente non c’è ma fonti molto accreditate lo danno per certo. Ammonterebbero, infatti, a 33 milioni di euro i fondi previsti per trasformare in un auditorium cittadino l’ex manifattura Tabacchi, passata indenne dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale giace in un desolante abbandono. La fabbrica che nel 1876 aprì ufficialmente con la denominazione ‘Regia Manifattura Tabacchi di Palermo’ si trova nei pressi dei Cantieri navali.
LA STAZIONE FERROVIARIA DI NOTARBARTOLO – Tra i 30 interventi relativi a stazioni di importanza strategica dal punto di vista trasportistico e/o turistico, descritte come stazioni del circuito Easy&Smart”, ricade anche Palermo con la sua stazione di Notarbartolo. “Le criticità relative al sistema di trasporto ferroviario esistente al Sud – si legge nel Piano – non riguardano soltanto la rete, ma anche le stazioni ferroviarie: in numerosi casi esse presentano infatti problemi in termini di accessibilità e integrazione con il territorio”. Anche per essa, come per quella di Marsala, sono previsti dei fondi nell’ambito del ‘investimento 1.8: miglioramento delle stazioni ferroviarie nel sud’. A tal fine “Il programma di investimento proposto include la riqualificazione funzionale, miglioramento dell’accessibilità e intermodalità di stazioni di dimensioni medio-grandi e con alti volumi di traffico”. Per esse “Sono quindi necessari investimenti per riqualificarle, migliorare la funzionalità dei loro edifici, la qualità dei servizi forniti agli utenti, i livelli di efficienza energetica e lo sviluppo dell’intermodalità ferro-gomma”. Altri interventi (Investimento 1.8: miglioramento delle stazioni ferroviarie nel Sud) interesseranno le stazioni ferroviarie di Milazzo e Siracusa.
NIENTE ALTA VELOCITÀ – Così si legge dal Pnrr (a pag. 211 - M3C1.1 Investimenti sulla rete ferroviaria): “Si estenderà l’Alta Velocità al Sud, con l’avanzamento ulteriore della Palermo-Catania-Messina”. Peccato che non sia del tutto vero. L’equivoco nasce dal fatto che l’acronimo AV (Alta velocità) e AC (Alta Capacità) sia usato in modo indifferente nei documenti pubblici governativi, da Ferrovie ed aziende ad essa collegate, pur avendo significati sensibilmente differenti: una linea ad ‘Alta Capacità’ permette di far passare ‘molti’ treni mentre una ad Alta Velocità consente nel farli passare ‘veloci’. Nel primo caso si adottano tecnologie avanzate di gestione del traffico (anche a velocità ordinarie), nella seconda invece deve anche essere realizzato ex novo un tracciato il più possibile pianeggiante e rettilineo).
UN’ORA IN MENO PER CATANIA – “In particolare – si legge a pagina 213 del Piano – gli interventi sulla rete ad Alta Velocità previsti nel Sud permetteranno di ridurre i tempi di percorrenza e di aumentare la capacità, come illustrato di seguito: ‘Palermo-Catania-Messina’ (Investimento 1.1) -saranno realizzate le tratte intermedie del progetto, al completamento del quale si otterrà una riduzione del tempo di percorrenza di oltre 60 minuti sulla tratta Palermo-Catania rispetto alle attuali tre ore, e un aumento della capacità da 4 a 10 treni/ora sulle tratte in raddoppio.
Tali proposte di interventi infrastrutturali e tecnologici nel settore ferroviario consistono nello: sviluppo dell’alta velocità/capacità e alla velocizzazione della rete ferroviaria per passeggeri e merci; riduzione del gap infrastrutturale Nord-Sud. Ulteriori interventi (tra cui la Circumetnea) saranno finanziati a valere su risorse nazionali.
Nei prossimi giorni continueremo ad analizzare il resto del ‘Pnrr’ per individuare gli altri interventi previsti in Sicilia.
Alessandro Accardo Palumbo
www.facebook.com/AlessandroAccardoPalumbo