Mario Draghi non percepisce alcun compenso di nessuna natura connesso alla carica di presidente del Consiglio. È quanto si legge nella pubblicazione, sul sito di Palazzo Chigi, dei dati e documenti del Presidente Mario Draghi relativi agli adempimenti sulla trasparenza amministrativa.
Nella dichiarazione dei redditi del 2020, relativa all’anno fiscale 2019, il reddito di Mario Draghi ammontava a 581.665 euro. Tra le sue proprietà: una serie di fabbricati, sia in proprietà che in comproprietà, terreni in Italia, un immobile a Londra,una partecipazione del controvalore di 10mila euro nella «Serena società semplice». Come presidente del Consiglio, se decidesse di farsi pagare, gli spetterebbero 83 mila euro netti all’anno, 6.700 al
mese.
Il più ricco tra i ministri è Vittorio Colao, già ceo di Vodafone, che al momento della dichiarazione dei redditi 2020 lavorava a Londra come consigliere di amministrazione di Unilever Plc e Verizon. Nel 2019 ha incassato 3.389.401 sterline, ovvero 3 milioni e 921 mila 270 euro al cambio di oggi. «In dettaglio: 6.209 sterline di proventi non tassati, 795.901 sterline sotto forma di dividendi e poi altre 419.597 sterline come redditi da lavoro dipendente (64.469 sterline da Unilever Nv con tasse pagate nei Paesi Bassi, 57.500 sterline da Unilever UK con 24.333 sterline di imposte trattenute, 2.078.127 da Vodafone con 928.906 sterline di trattenute e infine 89.816 sterline da Verizon, con tasse pagate negli Usa). Poi ci sono altre 288.384 sterline come provento di lavoro autonomo. E, alla fine, 523.010 sterline di tasse (oltre 606 mila euro) versate al fisco di sua Maestà»
scrive La Stampa.
Redditi dichiarati dagli altri esponenti del governo nel 2020: Mara Carfagna (Sud), 135.819 euro; Fabiana Dadone (Politiche giovanili), 98.471, Erika Stefani (Disabilità), 97.763; Maria Stella Gelmini (Affari regionali), 96.512; Federico D’Inca (Rapporti con il Parlamento), 95mila; Elena Bonetti (Pari opportunità e famiglia), 70.364. Daniele Franco (Economia e Finanza), Enrico Giovannini (Trasporti), Marta Cartabia (Giustizia) e Roberto Cingolani (Ambiente) non hanno ancora caricato i loro dati sul sito del governo. Vincenzo Amendola, sottosegretario agli Affari europei, ha dichiarato 33.375 euro; il sottosegretario alla Presidenza Roberto Garofoli, 212.911 euro, appena 30 mila euro sotto il tetto massimo consentito nella pubblica amministrazione; e il sottosegretario con delega alla sicurezza pubblica Franco Gabrielli, allora capo della Polizia, 189.468 euro.