La Cgil Sicilia scrive alla Commissione regionale antimafia per chiedere di impegnarsi per quanto di sua competenza “affinchè il governo nazionale desista dal portare avanti il progetto di modifica del codice degli appalti”. Nella nota, firmata dal segretario generale Alfio Mannino e dal responsabile del dipartimento appalti Giovanni Amato, il sindacato manifesta tutte le preoccupazioni sulle misure del decreto Semplificazioni, in particolare sulla liberalizzazione del subappalto, sul massimo ribasso e sull’appalto integrato.
“Si rischiano la riduzione dei diritti dei lavoratori, compresi quelli alla salute e alla sicurezza”, scrivono Mannino e Amato, “ma anche opere di scarsa qualità e soprattutto l’illegalità, la corruzione e le infiltrazioni mafiose. I due esponenti della Cgil ricordano nella lettera che “ci sono diverse aziende oggi sotto indagine giudiziaria per corruzione che continuano a gestire appalti milionari in regime di proroga, con la centrale unica di committenza che ormai è chiaro che non funzioni”.
“Sulla rete degli appalti in Sicilia, sulle procedure e gli affidamenti della regione”, proseguono i dirigenti del sindacato, “occorre fare subito luce, in considerazione delle tante opere che potranno essere appaltate con il Recovery Fund e altre risorse. Affinché gli investimenti possano essere una opportunità per la Sicilia”, concludono Mannino e Amato, “e non segnino invece inaccettabili passi indietro sul terreno della legalità”.