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28/05/2021 09:19:00

Riaprono le discoteche, ma non per ballare. Via libera ai vaccini agli under 16

 Vediamo le ultime notizie di oggi, 28 Maggio 2021, su coronavirus, vaccini, riaperture in Italia.

Vaccinare i giovani nelle discoteche. La proposta arriva direttamente dai gestori, e il generale Figliuolo ci sta pensando seriamente. Tutto nasce dal protocollo che l'associazione intrattenimento di balli e spettacolo (Silb), ha condiviso con la struttura commissariale all'emergenza Covid. Nel documento, che propone una serie di passaggi che permetterebbero di riaprire in sicurezza le discoteche – uniche attività rimaste senza una data di ripartenza – i gestori lanciano anche l'idea di utilizzare gli spazi come sedi per la vaccinazione. Il generale ha recepito le richieste e le ha girate al Comitato tecnico scientifico e alle Regioni, che poi decideranno se e a che condizioni accettare la proposta o se modificarla.

La struttura commissariale ha inviato una mail "per le valutazioni di competenza" a Cts e governatori, sulla "possibile riapertura in sicurezza del settore dell'intrattenimento danzante nella piena compatibilità con la tutela della salute di utenti e lavoratori". Nel documento, però, viene anche segnalata "la disponibilità degli utenti del settore stesso a poter contribuire attivamente alla campagna vaccinale nazionale anticovid, con un'attenzione dedicata al settore giovanile". Lo stesso presidente dell'associazione, Maurizio Pasca, aveva garantito l'ampia disponibilità delle discoteche ad organizzare open day o centri vaccinali nelle loro strutture anche in vista degli eventi estivi, in modo da raggiungere più giovani possibile.

Il protocollo di riapertura, proposto dai gestori, prevede l'utilizzo della mascherina senza distanziamento sociale, il green pass per accedere alla discoteca, la tracciabilità delle persone che partecipano alla serata attraverso l'acquisto di biglietti online, l'utilizzo di materiali monouso e la completa sanificazione dei locali. Mentre il Cts valuta la proposta e riflette sul da farsi, le tre Regioni che la prossima settimana passeranno in bianco – Friuli Venezia Giulia, Molise e Sardegna – sono al lavoro per firmare delle ordinanze locali che permettano alle discoteche di riaprire facendo solo servizio bar e ristorazione. Non sarà permesso ballare, ma in zona bianca si va verso una riapertura.

VACCINI AI GIOVANI. In estate arriveranno le dosi di vaccino per i giovani, ovvero gli under 16 per a fascia di età compresa tra i 12 e 15 anni. L’Agenzia Europea del Farmaco infatti darà oggi l’ok al vaccino Pfizer-BioNTech per la fascia d’età tra i 12 e i 15 anni. Dopo l’ok anche dell’Aifa partirà quindi una campagna di vaccinazione estiva negli studi dei pediatri e dei medici di famiglia.

Si sfrutteranno quindi i medici di famiglia e gli studi dei pediatri per la vaccinazione dei giovani. Questo per non andare a intasare le altre strutture destinate al 30enni e 20enni che tra giugno e luglio dovrebbero ricevere il vaccino. Ci sarà una corsa perché vaccinare i giovanissimi è molto importante sotto tanti aspetti. Il primo in funzione delle scuole che riapriranno a fine estate, il secondo è per una questione di contatto, stando in casa con persone più grandi.

“Dobbiamo essere ottimisti e allo stesso tempo cauti nell’estendere le vaccinazioni alle fasce più giovanili, e soprattutto sui bambini io sarei prudente perché il rapporto beneficio/rischio è molto meno evidente”, ha detto all’Adnkrons il virologo Francesco Menichetti, primario di malattie infettive all’ospedale di Pisa, alla vigilia del possibile via libera dell’Agenzia europea del farmaco Ema al vaccino Pfizer/BioNTech per la fascia di età 12-15 anni.

Quale potrebbe essere il rischio? “Più che porre l’enfasi sui rischi che – ricorda Menichetti – comunque sono venuti fuori vaccinando (non sono emersi dagli studi registrativi ma da quella fase che si chiama post marketing sorveillance e cioè dall’osservazione dei vaccinati, vedi il caso dei fenomeni trombotici), dobbiamo pensare che il rischio potenziale di un vaccino relativamente nuovo lo accetti in virtù di un beneficio che è molto consistente. Ed è così nella fascia più avanzate di età. Ma mano a mano che scendi con l’età – ricorda il virologo – questo beneficio si riduce. Per questo dico riflettiamo. Nel vaccinare i più giovani c’è sicuramente il vantaggio offerto da questa potenziale riduzione delle circolazione del virus però direi ‘ragioniamoci ancora’”.