La nuova direttiva dell’assessorato regionale alle Infrastrutture sull’avvio degli appalti affida l’incarico di progettazione delle opere pubbliche anche senza la copertura economica del lavoro che faranno i professionisti. Iniziativa però che non vede di buon grado «cambiale» contro la quale si stanno muovendo le associazioni di categoria.
Fino ad oggi le stazioni appaltanti dovevano avere tutti e subito i soldi necessari non solo per realizzare un’opera ma anche per affidare l’incarico di progettazione.
Con al nuova direttiva la Regione potrà affidare un incarico di progettazione (almeno nella fase preliminare) anche se non ha ancora le risorse per retribuirlo. La copertura economica deve comunque essere reperita entro un lasso temporale congruo, previsto nello stesso bando, non potendosi vincolare sine die gli operatori economici aggiudicatari dei servizi.
Secondo la Regione si faciliterà l'intercettazione dei finanziamenti europei in arrivo, rinviando i pagamenti a quando le casse saranno piene. I professionisti non ci stanno. Secondo l’Associazione regionale Liberi Professionisti la Regione viola così una norma nazionale: l‘articolo 24 del decreto legislativo 50 del 2016 secondo cui le stazioni appaltanti «non possono condizionare la corresponsione dei compensi all’ottenimento del finanziamento dell’opera».