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24/06/2021 17:12:00

Sarà un autunno difficile solo per i non vaccinati 

“L’autunno sarà temibile per i non vaccinati, non tanto per la collettività che potrà contare su una popolazione vaccinata e servizi sanitari che saranno in grado di rispondere, non sovraccaricarti. Sarà un problema di vulnerabilità individuale. Avremo una stagione diversa rispetto allo scorso anno: più serena per i vaccinati. E per l’Italia sarà più gestibile, anche con la variante Delta” di Sars-CoV-2. E’ la previsione che l’Adnkronos Salute ha raccolto da Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute per l’emergenza coronavirus e docente di Igiene all’università Cattolica di Roma. “Rispetto all’autunno scorso - ribadisce Ricciardi - la situazione è molto cambiata. La differenza la fanno le tante persone vaccinate, soprattutto nelle fasce più vulnerabili. Servirà sicuramente mantenere il controllo, perché la variante Delta è più contagiosa. Ma se arriveremo a ottobre con una copertura vaccinale più elevata di adesso, saremo più sicuri”.

 Galli (Sacco): «Variante Delta preoccupa ma improbabile autunno come 2020»
«Tendo a pensare che sia molto poco probabile che possiamo andare incontro, in autunno, a una situazione simile a quella dello scorso anno, nonostante le preoccupazioni legate alla diffusione della variante Delta». Questo «per via del vaccino che ha una serie di aspetti positivi, che ci dà una serie di garanzie e che dovrebbe metterci nella condizione di poter far fronte al problema». Così Massimo Galli, responsabile di Malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, secondo il quale è difficile - anche se l’aggressiva variante ’indiana’ sarà presto predominante - che si ripeta una ripresa pandemica con le dimensioni di quelle passate, in termini di decessi e malattie gravi. «Ma l’obiettivo deve essere neanche più un morto», precisa. Per Galli «è fuori di dubbio che la diffusione della variante Delta ci imponga di fare attenzione». È proprio in ragione delle caratteristica delle varianti «che io ho mantenuto sempre un atteggiamento di forte prudenza, non certo per una questione ideologica, ma derivata dagli elementi tecnico scientifici che potevamo avere a portata di mano» . La pandemia, ricorda l’infettivologo, «è sempre una realtà in divenire. Ma avere tutte queste persone vaccinate, e i dati rispetto alla risposta indotta dal vaccino anche contro la variante Delta, mi fa concludere per un ’ragionevole ottimismo’ e mi fa dire che non avremo una ripresa autunnale pesante».