Il Consiglio Comunale di Alcamo ha approvato il nuovo Regolamento per la disciplina della Tari, il Piano Economico Finanziario relativo al servizio di gestione dei rifiuti anno 2021 e le Tariffe per l’applicazione della tassa sui rifiuti (Tari).
Il Consiglio ha approvato la proposta dell'Amministrazione Surdi di riformulare le tariffe così da evitare che l’aumento dei costi degli impianti e delle discariche possa incidere sulle bollette dei contribuenti. Inoltre, i nuclei familiari avranno accesso alle misure connesse all'emergenza covid-19, un fondo di 600.000 € destinato come contributo per il pagamento delle utenze Tari, grazie a questo Fondo, in base all'indicatore ISEE, le fasce più deboli avranno un’esenzione totale del pagamento della Tari.
Per quanto riguarda le imprese che hanno subito limitazioni a causa del Covid, oltre agli aiuti economici erogati in base alle normative nazionali e regionali in materia di Covid-19 che si concretizzeranno in uno sconto in bolletta di circa il 95%, potranno accedere ad un Fondo comunale di 450.000 Euro finalizzato a concedere contributi a sostegno dei costi fissi (anche bollette Tari), secondo quanto verrà disciplinato in un apposito Regolamento già all’esame del Consiglio Comunale.
L’Ufficio Tributi procederà a calcolare nuovamente agevolazioni, aiuti e riduzioni ed emetterà una nuova bolletta per la seconda rata (chi l’avesse già ricevuta non dovrà quindi pagarla adesso) con scadenza al 30 Novembre che verrà recapitata insieme alla rata di saldo.
Il Comune rende disponibili sul sito istituzionale, al Portale Tributi, l’accesso ai dati relativi alla tariffa dovuta, quindi ciascun cittadino potrà verificare la propria posizione e pagare on line la tariffa, senza attendere invii cartacei e senza fila agli sportelli.
Dichiara il Sindaco Domenico Surdi “grazie a gran parte della maggioranza consiliare del gruppo Cinquestelle, di ABC e di Alcamo Cambierà, abbiamo approvato una proposta che consentirà di esentare la Tari 2021 sia alle famiglie che alle imprese, scongiurando eventuali aumenti dovuti alla crisi regionale delle discariche ”.