Una risposta, forse definitiva, a tutti i "no vax" viene dall'ultimo studio pubblicato dall'Istituto Superiore di Sanità. Facendo il conto di tutte le vittime degli ultimi sei mesi in Italia, ben il 99% era non vaccinato. : l’1 per cento, pur avendo completato il ciclo di vaccinazione, sono morti perché troppo fragili per età (media 89 anni) e patologie pregresse (almeno 5).
Eppure la gente scende in piazza assembrata per rivendicare il diritto al no vax, respingendo la realtà dei fatti ed esponendosi al rischio di contagio.
Il rapporto pubblicato martedì 27 luglio dall’Istituto Superiore di Sanità stabilisce che il 99% dei deceduti per Covid da febbraio ad oggi non aveva ricevuto le dosi del vaccino.
I restanti, che fanno parte dell’1%, pur avendo completato il ciclo di immunizzazione, si sono arresi alla malattia perché troppo fragili per età (media 89 anni, superiore alle precedenti fasi dell’epidemia) e sovrapposizione di patologie croniche, almeno 5, in ordine decrescente cardiopatia ischemica, fibrillazione atriale, scompenso cardiaco, ictus e ipertensione.
Fino al 21 luglio sono 423 i decessi di pazienti vaccinati con doppia dose e rappresentano l’1,2% dei morti per Covid registrati dal 1° febbraio, in tutto 35.776. I calcoli sono partiti da quella data considerando 5 settimane dall’avvio della campagna. Si trttava di pazienti molto anziani o molto malati.
I dati emergono dall'analisi delle cartelle cliniche delle vittime dell’ultima fase dell’epidemia. E si sovrappongono, idealmente, su un'altra ricerca, quella che ha verficato che tra 40enni ad aver bisogno delle cure di rianimazione sono quelli che non hanno fatto il vaccino.
La copertura data dal vaccino oscilla tra l’88% e il 97%. Tutti i vaccini anti Covid-19 finora approvati hanno efficacia elevata.