Il 10 ottobre si andrà al voto nei Comuni siciliani chiamati a rinnovare il sindaco e i consigli comunali. In provincia di Trapani si voterà ad Alcamo e a Calatafimi-Segesta. Sono stati mesi intensi di dialogo ad Alcamo e di veti incrociati, divieti e riflessioni, di candidature buttate sul piatto salvo poi saltare l’intera coalizione.
Poche settimane fa è stata presentata da Giacomo Scala e da Mimmo Turano la candidatura a sindaco di Leonardo Salato, la colazione è implosa dopo poco per mano di Fratelli d’Italia che invocava l’unità di tutto il centrodestra e poi, invece, Salato ha inviato una lunga lettera, quasi livorosa, nei confronti di alcuni componenti del centro destra, la sostanza era: mai con Nino Papania. Ad Alcamo non intercorrono buoni rapporti tra Scala e lo stesso Papania, ma i veti sono arrivati solo da una parte e non dall’altra. In men che non si dica da quella colazione si è subito sfilata Fratelli d’Italia che adesso ha un suo candidato sindaco, si tratta di Alessandro Fundarò, coordinatore comunale.
Ma la pausa estiva, seppure breve, ha fatto perdere completamente le tracce di Salato, nessun comunicato stampa di ritiro candidatura ma da più parti ad Alcamo arriva l’insistente voce che vi sia in corso una sostituzione. Il candidato sindaco non sarà più Salato ma lo stesso Giacomo Scala, che da coordinatore provinciale di Italia Viva, decide di scendere in campo con il simbolo di CentrAli per la Sicilia.
Scala come si presenterà agli elettori? Con quale bandiera? Quella del civismo che fa bene a tutti quando ancora non si sa da quale parte propendere per una candidatura alle regionali, nel frattempo l’elettore viene smarrito e confuso, i partiti perdono identità.
A sostenere Scala sindaco è l’UDC di Mimmo Turano e Toni Scilla, che non si porta dietro tutta Forza Italia, la senatrice Bono Parrino è molto contrariata, ci dicono ambienti forzisti, della scelta di un centrodestra non unito e che non apporterà alcun contribuito alla candidatura dello stesso Scala, al contempo Scilla su Alcamo può contare su poche persone e fare la lista sarà un problema.
Il centrodestra, insomma, arriva spaccato all’appuntamento elettorale delle amministrative e dall’altra parte ci sono Lega, Cantiere Popolare, Mna (i partiti che attualmente sostengono il governo regionale) insieme ad alcune liste civiche tra cui il Movimento Via, Siamo Alcamo di Giacomo Sucameli, Orgoglio e Territorio, Alcamo nel cuore del dottore Rosario Lipari, Democrazia e Libertà, la lista del sindaco. Le nove liste hanno deciso di sostenere il candidato sindaco Massimo Cassarà, che ha già individuato la sua vice sindaca in Tiziana Pugliese.
A sinistra il Pd, insieme ai Cento Passi a Forum Civico e a Massimo Fundarò, presentano la candidatura di Giusi Bosco. L’uscente sindaco Domenico Surdi ha dalla sua due liste, quella del Movimento Cinque Stelle e quella di Abc, movimento che esprime la vice sindaca nella persona di Caterina Camarda.
Rossana Titone