Salvo altri miracoli, da lunedì la Sicilia sarà in zona gialla. Con la speranza che le timide restrizioni che questa porterà consentano di tamponare la curva dei contagi e soprattutto dei ricoveri. Ed è proprio il numero dei ricoverati in Sicilia a far abbandonare all’isola la zona bianca.
Ricoverati, è bene dirlo ancora, per la maggior parte non vaccinati, circa l’80%. Secondo Agenas, la Sicilia è ora all'11% di saturazione con un rialzo di 2 punti. Il limite del 10% che consente di restare in zona bianca, dunque, è stato superato. E l'Isola è oltre soglia anche nel dato sui ricoveri in area medica, stabile al 19%, ben sopra il tetto del 15%.
Anche l’analisi del matematico Giovanni Sebastiani dell’Istituto per le Applicazioni del Calcolo ‘M. Picone’, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) pronostica numeri da zona gialla per la Sicilia: «Nonostante l’aumento dei posti disponibili ufficiali nei reparti ordinari e in quelli di terapia intensiva, la Sicilia – rileva Sebastiani- è oltre le rispettive soglie del 15% e 10% per occupazione di posti e quindi, a rigore, dovrebbe essere dichiarata zona gialla venerdì 27 agosto, con entrata in vigore effettiva lunedì 30 agosto».
Già la Sicilia per un soffio aveva scansato la zona gialla la settimana scorsa, ma ora i ricoveri sono troppi. "Bisogna essere responsabili" ha ricordato il presidente della Regione Musumeci, invitando i siciliani a vaccinarsi per evitare nuove chiusure e restrizioni e per mettere in sicurezza se e gli altri.
Anche ieri la Sicilia è stata la prima regione per numero di contagi in Italia. La zona gialla porta poche novità, in realtà: obbligo di mascherina all’aperto, divieto di assembramenti, e addio alle tavolate nei ristoranti ma posti limitati.
L’obiettivo è accelerare con le vaccinazioni, riprendere la marcia. E ci stanno provando i comuni dichiarati zona gialla già nei giorni scorsi a causa dell’alta incidenza di contagi accompagnata dalla bassa percentuale di immunizzati.
I dati
Sono 1.409 i nuovi casi di Covid19 registrati nelle ultime 24 ore nell'isola a fronte di 21.519 tamponi processati in Sicilia. L'incidenza scende al 6,5% martedì era al 7,5%.
L'isola nettamente resta al primo posto per nuovo contagio giornaliero. Al secondo posto c'è la il Veneto con 847 contagi. Gli attuali positivi sono 25.506 con un aumento di altri 559 casi. I guariti sono 841 mentre nelle ultime 24 ore si registrano 9 vittime e il totale dei decessi è di 6.259. La regione Sicilia comunica che i deceduti riportati nell’ultimo bollettino si riferiscono a quattro del 24 agosto, a tre del 23 agosto e a due del 12 agosto 21.
Sul fronte ospedaliero sono adesso 853 i ricoverati, 11 in più rispetto al giorno precedente mentre in terapia intensiva sono 102, lo stesso numero di ricoverati rispetto a martedì.
Sul fronte del contagio nelle singole province la situazione è la seguente: Palermo 374, Catania 314, Messina 220, Siracusa 117, Ragusa 114, Trapani 25, Caltanissetta 92, Agrigento 90, Enna 63.
Il Covid nel trapanese
Più guariti che nuovi casi nell'ultimo bollettino sul Covid in provincia di Trapani. Così scende un po' il numero degli attuali positivi: sono 2251.
Stabile la situazione negli ospedali, 10 sono i ricoverati in terapia intensiva e 62 in area medica (uno in più). Non ci sono nuove vittime. Per quanto riguarda le città crescono ancora i casi a Mazara del vallo, sempre prima per contagi.
Vediamo il dettaglio, tra parentesi la differenza con i dati dell'ultimo bollettino:
Alcamo 246 (+6); Buseto Palizzolo 15; Calatafimi-Segesta 7; Campobello di Mazara 119 (+3); Castellammare del Golfo 86; Castelvetrano 339 (+6); Custonaci 26; Erice 104 (+2), Favignana 22; Gibellina 12; Marsala 250 (.41); Mazara del Vallo 463 (+13); Paceco 15; Pantelleria 63 (+3); Partanna 27; Petrosino 22; Poggioreale 1; Salaparuta 1; Salemi 91 ; San Vito Lo Capo 18; Santa Ninfa 43; Trapani 233 (-2); Valderice 39 (-5); Vita 9.
Totale casi attuali positivi: 2251 (-25)
Deceduti in totale 357
Guariti 14721 (+76)
Ricoverati in Terapia intensiva attuali 10
Ricoverati nei reparti ordinari 62 (+1)
Tamponi molecolari 569
Tamponi rapidi 362
Casi covid nelle carceri
Ci sono cinque casi di Covid tra i detenuti del carcere di Trapani. Si tratta di cinque detenuti da poco trasferiti. A questi si aggiungono, per coincidenza, altri cinque reclusi trovati positivi al carcere di Favignana.
I cinque positivi di Trapani sono detenuti in una sezione che funge da "isolamento sanitario". A Trapani, tra l'altro si registra una recente aggressione ai danni di un agente di polizia penitenziaria.
Circa Favignana, invece, i cinque positivi sono risultati tali al tampone dopo il rientro per un permesso di lavoro.
I pediatri siciliani: “Siamo stati lasciati soli”
“Non è più tempo di medici isolati. Se il futuro delle cure primarie della sanità pubblica è la multiprofessionalità dei team, in cui medici, infermieri, farmacisti e operatori sanitari fanno parte di un’unica rete integrata all’assistenza specializzata, tenere lontani i pediatri di base è sbagliato. Rinunciare al loro prezioso contributo, soprattutto in tempi di covid, significa sottrarsi ad un nuovo modello di sanità capace di garantire cure migliori e accessibili a tutti”. Il presidente dell’Ordine dei medici di Palermo, Toti Amato, componente del direttivo della Federazione nazionale Fnomceo, commenta così la nota ricevuta dai pediatri di libera scelta siciliani, lasciati soli e senza alcun sostegno nella gestione dei pazienti in tempi di emergenza sanitaria.
Per il presidente Amato non è più una semplice sollecitazione. “Un ricovero su cinque nei nostri pronto soccorso si potrebbe evitare se ci fosse una rete territoriale appropriata e concentrata sulla prevenzione e la continuità delle cure. “Siamo fin troppo in ritardo rispetto alle altre regioni – prosegue -. Sono certo che le istituzioni competenti si concentreranno verso il nuovo modello integrato di assistenza sanitaria territoriale e ospedaliera che fino ad oggi non si è mai affermato per tenere lontano dagli ospedali i pazienti. A partire dai pediatri di libera scelta ‘dimenticati, come li ha definiti il presidente dell’Ars Micciché – che si stanno prodigando in questa drammatica pandemia’”.
La situazione in Italia
Sono 7.548 i positivi ai test Covid individuati nelle ultime 24 ore, secondo i dati del ministero della Salute. Ieri erano stati 6.076.
Sono invece 59 le vittime in un giorno, stabile rispetto alle 60 di ieri.
Sono 244.420 i tamponi molecolari e antigenici effettuati. Ieri erano stati 266.246. Il tasso di positività è del 3,09%, in aumento rispetto al 2,28% di ieri
Sono 499 i pazienti ricoverati in terapia intensiva, cinque in meno rispetto a ieri