Sospesi dal lavoro da due a quattro mesi.
Sono i provvedimenti adottati nei confronti di quattro dipendenti del settore cimiteriale del comune di Castelvetrano che, insieme ad altri cinque, nel gennaio scorso erano stati indagati per truffa aggravata e false attestazioni ai danni dello Stato (ne avevamo scritto qui).
I carabinieri avevano accertato gli allontanamenti arbitrari dei dipendenti: chi andava al mercatino del martedì, chi tornava a casa, chi andava a fare la spesa o andava alle poste. In ufficio si entrava spesso in ritardo e, ancora più spesso, si usciva in anticipo.
Per Pasquale Pompeo (62 anni), Filippo Priamo (64 anni), Walter Corseri (54 anni), e Giovanna Ippolito (51 anni) era scattato anche l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
E oggi, dal momento in cui sono diventate esecutive le ordinanze che la Sezione del Riesame dei provvedimenti Cautelari e Reali aveva emesso nel mese di marzo, si è proceduto con l’adozione dei provvedimenti disciplinari.
A causa di queste sospensioni, sabato scorso il cimitero è rimasto chiuso per carenza di personale.