Al teatro Selinus di Castelvetrano, lunedì 6 dicembre alle 11,15 si presenta il libro “La Cala, cento giorni nelle prigioni libiche” di Giuseppe Ciulla e Catia Catania, edito da Bompiani.
Si tratta della collana diretta da Roberto Saviano, che ha commentato così questo lavoro: “Di questo sequestro non si doveva parlare e invece questo libro svela la sua incredibile storia. Le vicende di pescatori disperati, di miliziani spietati, di trame politiche nascoste. Un libro da leggere per capire davvero a che punto siamo”.
E’ la storia dei 18 pescatori di Mazara del vallo sequestrati dai libici davanti al golfo della Sirte, mentre a trentaquattro miglia a nord di Bengasi cercavano il gambero rosso.
108 giorni di prigionia, fatti di violenze, mortificazioni, minacce, finte esecuzioni.
Ma è soprattutto la storia di un gruppo di donne cristiane, musulmane, italiane e tunisine che ha combattuto per la loro liberazione. Tra di loro, c’è Rosetta Ingargiola, di settantatré anni. Madre del capitano del Medinea Piero Marrone, picchiato e messo in isolamento per aver contestato l’accusa dei libici di essere un trafficante di droga.
Questo rapporto tra madre e figlio è il legante di tutte le storie che hanno attraversato questa vicenda raccontata nel libro.
E al teatro Selinus ci sarà proprio lei, Rosetta Ingargiola, insieme ad una parte delle donne magrebine che hanno lottato per la liberazione dei pescatori.
Con gli autori dialogheranno il professor Rosario Marco Atria, presidente della Società Dante Alighieri di Castelvetrano e la Dottoressa Anna Zinerco, psicologa e psicodrammatista.
Modererà l’incontro la professoressa Bia Cusumano, consulente alla politiche scolastiche e giovanili del comune che ha invitato alla presentazione del libro anche una delegazione di studenti delle scuole superiori.