Un mercatino per raccogliere fondi e comprare i scaldabagni a scuola. E’ l’idea del plesso “Borsani” dell’istituto “Capuana-Pardo” di Castelvetrano. Un’iniziativa che sta facendo molto discutere, perché in teoria avrebbe dovuto pensarci il Comune. Invece i bambini, aiutati dalle maestre, hanno realizzato degli oggetti natalizi e con le offerte hanno potuto comprare due scaldabagni.
Abbiamo fatto qualche domanda al sindaco Enzo Alfano.
Come ha preso questa notizia diffusa dall’Ansa?
Mi ha fatto male. perché oggi, soprattutto sui social, si tende a giungere a conclusioni affrettate.
L’iniziativa è indubbiamente meritoria, però rischia di essere trasformata in un’opera denigratoria. Soprattutto quando, per qualcuno, il sindaco diventa uno che se ne infischia delle condizioni dei bambini a scuola, in un’interpretazione della realtà davvero insensata. Che non può che infiammare le file dei soliti odiatori, perdendo di vista ciò che faticosamente si sta cercando di fare proprio insieme alle scuole stesse.
Che percorsi si stanno facendo?
C’è stata una riunione con le tre dirigenti delle scuole di competenza comunale, dove abbiamo proposto loro, per non creare disagi ai bambini per il riscaldamento, la voltura delle bollette del gas. Era presente anche una mamma in rappresentanza dei genitori. È emerso che ci sono dei plessi che il riscaldamento proprio non ce l’hanno. Abbiamo chiesto allora una mappatura delle esigenze, perché speriamo che dall’inizio del 2022, attraverso i fondi cosiddetti di “infrastruttura sociale”, possiamo mettere al caldo i bambini. Stiamo cercando di fare tutto il possibile, pur trovandoci in regime di dissesto finanziario.
EM