Arriva la condanna, con il giudizio abbreviato, per due favoreggiatori della rete di Matteo Messina Denaro, coinvolti nell'operazione Ermes 3, scattata il 20 giugno 2020.
Ad essere condannati, dal Gup di Palermo, sono Giuseppe Calcagno, di 48 anni, e Marco Manzo, di 57, pregiudicato, entrambi di Campobello di Mazara.
Per mafia ed estorsione sono stati inflitti 9 anni di carcere a Marco Manzo e 6 anni e 8 mesi a Giuseppe Calcagno. Pene già ridotte di un terzo come previsto dal rito.
Per favoreggiamento nei confronti del boss Vito Gondola sono stati condannati Antonino Adamo (2 anni e 4 mesi), Gaspare Genna (2 anni), Vito Genna (2 anni e 4 mesi), Pietro Salvatrte Zerilli (2 anni). Assolto Antonino Italiano.
I nomi di Manzo e Calcagno erano saltati fuori quando fu arrestato Vito Gondola, l’anziano boss di Campobello di Mazara, deceduto quattro anni fa, che avrebbe fatto parte della rete di postini del latitante, mentre Manzo si sarebbe occupato dei collegamenti fra mandamenti mafiosi.
Secondo l'accusa "il ruolo svolto da Giuseppe Calcagno ha consentito al reggente del mandamento mafioso di Mazara del Vallo, Vito Gondola, l'esercizio delle sue funzioni apicali, eseguendone puntualmente gli ordini. Calcagno ha costituito un punto di riferimento nel segreto circuito di comunicazioni finalizzate alla veicolazione dei pizzini del latitante Matteo Messina Denaro".
Marco Manzo era stato già condannato per aver favorito la latitanza del boss mafioso Vincenzo Sinacori e successivamente per danneggiamento aggravato ai danni dell'abitazione di un politico di Castelvetrano.