Carla ha soltanto 16 anni, ma le sono bastati per organizzare una vera e propria spedizione in aiuto della popolazione ucraina in fuga dal paese devastato dalla guerra. Un gesto coraggioso, di grande valore, arrivato da una ragazza cresciuta in un ambiente familiare da sempre impegnato nel settore del volontariato civile.
Carla Bartoli è di Favara, in provincia di Agrigento. E da qui è partito un autobus, che lei ha organizzato in prima persona, con coperte, generi alimentari e prodotti per l’igiene: tutto destinato ai profughi ucraini scappati in Polonia. L’autobus, infatti, è arrivato a Lublino, in Polonia, dopo un tragitto di 2.813 chilometri. E al ritorno non sarà vuoto, ma ci saranno 50 profughi che verranno ospitati a Favara, i cui cittadini, con molta generosità, si sono mostrati disponibili a spalancare le porte a un gruppo di rifugiati ucraini.
La persona più anziana è una pensionata di 87 anni, Katya, che assieme alla figlia, alla nipote e al pronipote, è scappata da Ternopil. Dice di essere stanca, ma è sorridente perché, dopo settimane di terrore, è tornata ad intravedere speranza per se stessa e per i componenti della propria famiglia. L’87enne e la sua famiglia verranno trasferiti, dopo l’arrivo a Favara, a Riesi dove li aspettano alcuni congiunti che vivono da tempo nel Nisseno.
L’arrivo è previsto tra la serata e la nottata di oggi sabato 19 marzo. Tra i profughi c’è anche un bambino di 14 anni che era stato operato al cervello per un tumore. Uriy, che sembra molto più piccolo della sua età, è salito sul bus a Lublino, assieme alla mamma e alla sorella, tutti fuggiti da Irpen, vicino Kiev.