“Annamo bene”, direbbe l'indimenticabile sora Lella. E a Trapani il mantra in stile romanesco si addice perfettamente a quanto accaduto, questa mattina, in via Fardella. Polemiche anche sulla sorta di pre-collaudo dei percorsi tattili alla presenza dei responsabili dell'associazione dei ciechi e degli ipovedenti, ossia i fruitori delle opere.
Salvatore Bonfiglio, segretario provinciale dell'Unione ciechi, ha riscontrato criticità e le ha illustrate con pacatezza. Apriti cielo. Perchè è subito entrato in polemica con l'ingegnere Cappello, il responsabile del progetto. “E' singolare che una persona competente come il signore di cui non conosco il nome( il riferimento era proprio a Bonfiglio) abbia detto delle cose che sono assolutamente contrarie alle linee guida dell'associazione nazionale per la mobilità autonoma. Noi abbiamo studiato”. A Trapani chi solleva critiche, invece, non studia. “Annamo bene”.
Sulla vicenda, interviene anche Tommaso Grammatico: “Via Fardella inizia da piazza Vittorio e finisce a piazza Martiri d'Ungheria. I percorsi tattitili, invece, si fermano all'incrocio con la via Marsala. Poichè l'Unione ciechi ha la propria sede ad angolo con la via Orti, mi domando: il non vedente arrivato al semaforo con la via Marsala, sarà forse preso in consegna da alcuni volontari per essere accompagnato alla sede dell'Unione?”. “Annamo bene”.