Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
25/03/2022 06:00:00

Via Fardella, le strisce e il rosso. Il punto della situazione 

 La polemica, ora, a Trapani, si tinge di rosso. Il colore degli attraversamenti pedonali realizzati nella centralissima via Fardella. Il rosso sarebbe “fuorilegge” in quanto non a norma con quello che prevede il codice della strada. Il caso è esploso dopo l'intervento di Striscia la notizia. A dire il vero, però, era già stato sollevato dalla consigliera comunale Anna Garuccio, quattro mesi prima che si accendessero sulla via Fardella le telecamere del programma satirico. “Che il colore rosso negli attraversamenti pedonali non si possa utilizzare secondo quanto previsto dal codice della strada – scrive in un post pubblicato nella sua pagina Facebook - lo avevo espresso lo scorso novembre”. Come dire nulla di nuovo, all'ombra del Monte Erice.


Ma siccome è sempre difficile essere buon profeti in patria, è stata necessaria la trasferta di Stefania Petyx, con tanto di bassotto al seguito, per innescare l'ennesima polemica sui lavori per la realizzazione dei percorsi tattili per ipovedenti nella strada a due corsie.

Sindaco Tranchida ed assessore Safina respingono gli attacchi: “E' tutto in regola”. E a sostegno della sua tesi, il primo cittadino ribadisce “la polizia municipale ci ha dato l'autorizzazione”. E qui casca l'asino. Perchè, sempre secondo quanto afferma la consigliera Garuccio, non sarebbe così.

“Sempre dal mese di novembre – puntualizza - affermo che la relazione_istruttoria della polizia_municipale non esiste. Esiste semmai una delibera firmata dal sindaco stesso”. Cosa che sarebbe ben diversa qualora la consigliera avesse ragione.

Stabilire, però, chi ha torto e chi, invece, ha ragione è sempre una impresa ingarbugliata. Di solito la verità, come si suol dire, sta nel mezzo. Ma su di essa pesa come un macigno un precedente: rossa era anche la pista ciclabile di Erice rimasta incompiuta, voluta proprio da Giacomo Tranchida che dice: “Mi piace il rosso”.

Il punto, però, non è rosso o non rosso. Il punto è che bisogna accertare se sia stata commessa una violazione che si traduce in un danno erariale.

Per il momento una sola certezza: ogni giorno i lavori – per fortuna che stanno per finire – si arricchiscono di una nuova polemica.

E siccome a Trapani non ci facciamo mancare niente, ecco che nel percorso tattile spunta anche un palo della luce.

Circostanza, questa, che non è sfuggita a Tore Fileccia. Apriti cielo.

“Che ci fa quel palo tra la piastrelle?” e giù ironie e sberleffi nel mondo dei social a tal punto che è dovuto intervenire prima l'assessore Dario Safina per dare torto a Tore Fileccia, e poi Rosaria Bonello: “L'ipovedente avverte la presenza del palo grazie ai sensori che indicano la situazione di pericolo”.

Qui l'intervento dell'assessore Safina durante Buongiorno 24 di ieri, 24 Marzo.

 

C'è poi un altra' certezza: questi lavori sono partiti con il piede sbagliato fin dal primo giorno con la scellerata scelta di chiudere al transito delle auto una strada laterale alla via Fardella per nulla interessata agli interventi, mandando il traffico in tilt. Se il buongiorno si vede dal mattino... Ed, infatti, sin dall'avvio, i lavori sono stati segnati da polemiche, errori madornali nell'esecuzione delle opere, correzioni in corso d'opera, proteste di residenti e commercianti, intervento dei Revisori dei conti, interrogazioni consiliari. Errori. Anche pacchiani. Gli operai hanno dovuto procedere alla sostituzione di tutte le mattonelle tattili perchè si erano frantumate. Per “liquefazione del massetto”, la spiegazione tecnica. I più maligni, però, azzardano: avevano scelto il massetto sbagliato. E siccome al peggio non c'è mai fine, ecco un' altra tegola. Da rifare il dosso, in prossimità della scuola Umberto Primo di Savoia. Sbagliata l'altezza: non di sette centimetri come consentito dal Codice della strada. Il dosso era più alto. Nessuno si sarebbe accorto dell'errore – nonostante molte auto sorvolando la “montagna russa” ci avevano rimesso la coppa dell'olio – se non fosse stato per un bus che attraversando il dosso ha subito un danno: finestrini in frantumi. Ma non è tutto. Anche la sezione trapanese della Lega ciechi ha da ridire: le piste tattili devono essere realizzate su superfici piani. I dossi tondeggianti creano problemi di equilibrio. Ed ancora, gli attraversamenti pedonali in totale sono 74 in una strada di 1200 metri . Sul 60% di essi insistono tombini o caditoie. Il progetto non ne teneva conto. Poi l'accorgimento: su di esse sara' collocato lamierino zincato giallo. C'è, poi, un altra problematica: sullo spartitraffico e sui marciapiedi dove insistono gli attraversamenti , si creano pozzanghere. L'acqua non defluisce. Per ovviare all'inconveniente, verranno realizzate delle canalette, ma non sono previsti collegamenti con impianti di scolo. Tore Fileccia, spina nel fianco dell'amministrazione Tranchida, è categorico: “Questo progetto rischia di essere irrealizzabile. L'obiettivo è quello di istituire in via Fardella una velocità non superiore ai 30 chilometri-orari. Ma non bastava, allora, collocare gli autovelox?” Dopo la pista ciclabile incompiuta, un'altra debacle per Tranchida?

A difendere le scelte dell'Amministrazione, l'assessore Dario Safina: “I lavori sono il frutto di un finanziamento dello Stato di 340 mila euro per l'abbattimento delle barriere architettoniche e per l'efficientamento di impianti e illuminazione. Abbiamo, pertanto, deciso di abbattere le barriere sensoriali considerato che avevano già proceduto all'abbattimento delle barriere architettoniche. Abbiamo scelto la via Fardella perchè è la strada più trafficata dalle auto, la strada con più pedoni ed la strada che più si presta ad un tale presidio perchè lì più elevato è il rischio per la sicurezza. Gli interventi sono stati approvati dall'associazione che si occupa della valutazione di questi lavori a tutela di ipovedenti e ciechi. Oltre al percorso tattile, c'è anche un sistema digitale, nell'asfalto sono presenti dei sensori che trasmettono segnali al bastone dell'ipovedente informandolo su una possibile situazione di pericolo, ma anche sui punti di interesse. Siamo tra i pochi comuni italiani a disporre di questo impianto. E' solo l'inizio perchè continueremo con altri progetti del genere”.
Ora e tenere banco è il rosso. Dopo l'intervento di Striscia la notizia.