Per la prima volta a Marsala dal 2014, raddoppia la tassa di soggiorno, la tassa cioè che pagano i turisti per pernottare in città. Lo ha deciso la Giunta del Sindaco Massimo Grillo, con un provvedimento destinato ad alimentare polemiche tra gli operatori. Anche perchè si tratta di una tassa di scopo, e gli introiti dovrebbero essere utilizzati proprio per aumentare l'appeal turistico della città, ma così non sembra. A parte poi che il balzello pesa sui pochi operatori in regola, mentre dilaga l'abusivismo. Eppure scoprire gli abusivi che non versano la tassa è facile: basta andare su Booking o su Airbnb e vedere tutte le strutture turistiche (centinaia) per censire quelle non in regola. Ad esempio: tutti coloro che fanno "campeggio" nella zona del kite, pagano la tassa di soggiorno? O sono campeggi abusivi?
Ad ogni modo, le nuove tariffe raddoppiano. Si passa da cinquanta centesimi ad un euro per il campeggio; da un euro si passa a due euro per i bed and breakfast e gli agriturismi, le case vacanze, gli alberghi ad una stella; passa da 1,50 a 2,50 euro a notte la tassa di soggiorno per gli alberghi a due stelle, passa da 2 a 3 euro la tassa per gli alberghi a tre stelle o quattro stelle; infine, per gli alberghi a cinque stelle, la tassa passa da 2,5 euro a 3,5.