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04/05/2022 08:00:00

Isole minori, i sindaci si appello a ministero e regione sui rincari dei trasporti. Santangelo presenta una interrogazione parlamentare

I sindaci delle isoli minori siciliane lanciano un appello al Ministero dei trasporti e alla Regione Siciliana per scongiurare i rincari sui trasporti marittimi.

I sindaci delle isole minori siciliane, Favignana - Isole Egadi, Lampedusa e Linosa, Leni, Lipari, Malfa, Pantelleria, Santa Maria Salina e Ustica, si sono riuniti urgentemente in modalità remota per discutere dei problemi riguardanti i forti rincari relativi alle tariffe del trasporto marittimo ministeriale, rincari che hanno creato allarme sociale nelle popolazioni delle isole minori siciliane interessate da questo ulteriore fardello.

I sindaci esprimono solidalmente la preoccupazione che tali aumenti, in concomitanza con la stagione estiva ed i recenti rincari delle materie energetiche, possano condannare i territori ad una ulteriore gravissima difficoltà. Fanno appello al Ministero, in coordinamento con la Regione Siciliana che, interpellata in qualità di delegata dal Ministero sull’esecuzione del contratto, ha riferito di avere sul proprio tavolo la questione. L'azione condotta dai sindaci pone l’accento su un intervento immediato per scongiurare tali rincari attraverso un provvedimento di urgenza.

E a sostegno della posizione dei sindaci delle isole minori è interventuto il senatore del M5S Vincenzo Maurizio Santangelo che chiede un intervento del Governo. "L'aumento sconsiderato delle tariffe dei trasporti marittimi mette a rischio non solo l'imminente stagione turistica, ma soprattutto la fruizione di un servizio pubblico essenziale per gli abitanti delle isole che si spostano quotidianamente per motivi di studio, lavoro o salute", afferma il senatore del MoVimento 5 Stelle,  che annuncia anche di avere presentato un'interrogazione parlamentare al Ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibili.

"Ho chiesto un intervento urgente del Governo perché l'aumento dei costi dei biglietti degli aliscafi sulle corse ministeriali" pari a circa il 35% per i non residenti e a circa il 50% per i residenti e oltre a non essere proporzionale all'aumento dei costi del carburante non può certamente ricadere per intero sull'utente finale fruitore del servizio pubblico essenziale. Un aggravio economico così considerevole andrebbe a colpire ulteriormente il già fragile tessuto economico delle realtà insulari. Nei prossimi mesi approveremo la riforma costituzionale che riconosce gli svantaggi derivanti dalla condizione di insularità. Mi aspetto che il Governo intervenga per tutelare le comunità isolane affinché questo principio non rimanga lettera morta" ha concluso Santangelo.