Si è tornati ieri in consiglio comunale a Marsala a parlare dell’aumento della tassa di soggiorno, il cui ricavato di imposta serve a rimpinguare il settore turistico con iniziative mirate a rafforzare i servizi connessi ad esso.
La delibera è stata alla fine ritirata con l’impegno da parte dell’assessore Oreste Alagna a concertare un tavolo tecnico con gli attori principali del settore per meglio tarare una misura che non è stata condivisa da parte dell’Amministrazione comunale con il consiglio prima e gli addetti ai lavori poi, se infatti non fosse stata ritirata la stessa sarebbe stata bocciata.
E’ strategico l’aumento di questa imposta? Se lo chiedono quasi tutti i consiglieri comunali che chiedono chiarimenti su come questa somma di 70 mila euro verrà reinvestita, chiedono una roadmap che non è venuta fuori, si tratta di una scelta politica che non è stata condivisa.
La lamentela generale dei consiglieri comunali non è tanto contro l’assessore con delega, Alagna, ma contro una mancata strategia di rilancio della città e di una ripetuta non partecipazione alle decisioni dei rappresentanti di Palazzo VII Aprile.
Mancano gli obiettivi precisi da raggiungere, non sono stati individuati nemmeno.
Un’analisi severa contro l’amministrazione che politicamente non è venuta fuori con le linee programmatiche, con una assenza di contraddittorio.
L’amministrazione è debole, lo afferma in aula il consigliere Lele Pugliese di Fratelli d’Italia, che aggiunge che pure gli eventi dell’anno scorso non sono stati pagati, per poi puntare il dito contro le cose non fatte e che riguardano tutte l’ordinaria amministrazione.
Molto critico il consigliere comunale Gabriele Di Pietra che serenamente indica una amministrazione che non è più la sua e nemmeno del consigliere Orlando, ufficialmente sono all’opposizione e fuori da ogni gioco di maggioranza, e pare che questi numeri siano destinati a crescere.