La Sicilia è di nuovo in emergenza rifiuti. Una situazione sempre più difficile che porta le autorità a interrogarsi sulle possibilità per migliorare la situazione, dalla gestione delle discariche alla corsa al bando per i termovalorizzatori in Sicilia.
Catania e Gela si trovano una situazione sempre più preoccupante e le aree di interesse turistico sono sommerse dalla “munnizza“. File infinite, caldo torrido, gente esasperata: si va sempre a peggiorare e le autorità non possono fare a meno di esprimersi a riguardo.
ssieme agli impianti per la differenziata, ci sarebbero da realizzare anche quelli per l’indifferenziata: i termovalorizzatori. Il bando dovrebbe essere avviato entro fine legislatura e Musumeci ne aveva parlato circa un anno fa. Ancora oggi, però, sono poche le notizie a riguardo.
“Compito del governo era quello di prevenire la crisi e Musumeci paga i disastri che ha creato. In particolare, da inizio legislatura l’unica cosa che serviva per dare una svolta positiva alla problematica dei rifiuti era quella di realizzare gli impianti - il commento di Barbagallo (PD) sui termoutilizzatori in Sicilia -. Il Governo Musumeci ha realizzato in quattro anni e mezzo solo una decina di impianti. Ne servivano centinaia”. Questo è il commento di Anthony Barbagallo, segretario regionale del Partito democratico.
Sui termovalorizzatori in Sicilia e il piano del Governo Musumeci, Barbagallo è chiaro: “Il lavoro che ha fatto Musumeci per la realizzazione dei termovalorizzatori è fuori luogo e non ha aderenza con la realtà. Non c’è un ritorno economico, sono sballati, è una previsione campata in aria e che ha alla base un piano rifiuti che non funziona. Ricordiamo che è anche stato bocciato dalla Commissione Ue”.