Ripristinata la governance del Luglio musicale trapanese. Il maestro Walter Roccaro è il nuovo direttore artistico mentre Giuseppe Butera è il nuovo consigliere delegato. Ecco la dichiarazione del sindaco di Trapani Giacomo Tranchida:
«La necessaria separazione professionale tra la dirigenza amministrativa ed artistica non sempre hanno trovato sintesi ed equilibrio armonico che vanno ricercate necessariamente nell’interesse del Luglio senza primogeniture ne forzature Oggi oneriamo due qualificati professionisti che hanno al pari a cuore il Luglio e gli interessi preminenti della Città di Trapani. Nei prossimi giorni terremo con il CdA del Luglio ed il M° Roccaro una conferenza stampa per la presentazione del programma artistico con eventuali variazioni.
Un particolare ringraziamento a loro ed a quanti comunque si sono spesi in questi anni di transizione e pandemici, dal Dr. Giurlanda al M° Beltrami ed in particolare a tutto il personale ed agli artisti che non hanno negato energie ne si sono risparmiati di collaborare seppur a fronte dei sopradetti ritardi nella liquidazione dei relativi compensi. Il futuro prossimo ci porta a guardare avanti e con serenità, tanto dal punto di vista del potenziamento infrastrutturale e della plurale offerta artistico-culturale (acquisiti nuovi finanziamenti per la ristrutturazione di Palazzo Lucatelli, per il completamento del teatro Pardo, potenziamento Casina delle Palme e finalmente consegnati i lavori regionali per il Teatro Tito Marrone), quanto gestionale nella nuova versione giuridico organizzativa con la nascita di una specifica Fondazione come previsto nel programma di governo. In tale direzione - conclude il Sindaco - ricercheremo e consolideremo intese con Enti pubblici e privati nonché con Associazioni Culturali e investitori o coproduttori, al fine di potenziare e migliorare in maniera plurale l’offerta artistica e culturale. La candidatura a Capitale Italiana della Cultura che insieme all'Assessore d’Ali e come maggioranza di governo abbiamo proposto, non era una provocazione ma una scelta strategica che continuiamo a perseguire nonostante le note difficoltà finanziarie in cui si dibattono gli enti locali anche in conseguenza della crisi socio economica pandemica».