"Un pessimo affare - Il delitto Borsellino e le stragi di mafia tra misteri e depistaggi", è il titolo del nuovo libro di Giovanni Bianconi.
Lo scrittore e storica firma del Corriere della Sera ricostruisce con l'ultimo suo libro edito da Solferino quel tragico evento tra misteri, dettagli e testimonianze inedite o dimenticate ma anche i precedenti tentativi di attentato contro il magistrato, le polemiche sulle protezioni inadeguate, l’ipotesi della candidatura alla Superprocura e poi la bomba, i traffici intorno alla macchina in fiamme, la borsa ricomparsa vuota e l’agenda rossa sparita.
Bianconi giunge fino al grande depistaggio delle indagini, con la creazione del falso pentito Scarantino. Un delitto che porterà all’adozione di nuove norme contro la criminalità organizzata e risulterà così un «pessimo affare» per i mafiosi.
Quello di Via D'Amelio ai danni del giudice Paolo Borsellino e degli agenti della sua scorta è l’attentato più annunciato della storia, a meno di due mesi dalla strage di Capaci in cui è morto Giovanni Falcone. Ma intrighi, coperture e misteri avevano caratterizzato anche le indagini dell’attentato in cui perse la vita il prefetto Carlo Alberto dalla Chiesa dieci anni prima: come e perché sparirono le carte del generale inviato a Palermo a seguito dell’assassinio di Pio La Torre?Chi ha voluto davvero quell’omicidio rivelatosi controproducente per Cosa nostra? Anomalie, interrogativi e false piste che ricorrono in altri episodi della nostra storia, come la strage neo-fascista di Brescia del 1974. Coincidenze che Giovanni Bianconi ricompone come tasselli di un ampio affresco di crimini e complicità che ha segnato indelebilmente la storia del nostro Paese. Qui a Buongiorno24 l'intervista della redazione di tp24 a Giovanni Bianconi in cui ci parla del libro " Un Pessimo Affare":