La pandemia stoppa la cultura nell'Isola. Sono molto preoccupanti per la Sicilia i dati diffusi da Federculture.
Il 18esimo Rapporto Annuale Federculture presentato al Ministero della Cultura a Roma, per quanto concerne l’occupazione nel settore cultura nel nostro Paese e altri indicatori.
Secondo le informazioni contenute nel report, nel periodo 2019/2021 (contraddistinto dall’emergenza pandemica da Covid-19) l’occupazione culturale è diminuita di 55mila unità, con un tasso negativo del 6,7%.
Nell'ultimo triennio, la scure nel settore ha riguardato per la maggior parte la fascia degli under35 (-12,6%). Dato poco confortante anche quello che riguarda la fascia di età intermedia dei 35-54enni, con il -12,1%.
Numeri negativi emergono anche quando si osserva il dato del decremento dell’occupazione culturale sul territorio rispetto all’occupazione nel suo complesso.
Per quanto riguarda il Sud, infatti, si riscontrano i dati del -5,4% e del -2,1%. Andamento allineato a quello del Nord Italia (-9,4% contro -2,5%). Meno impattante, invece, il dato del Centro (-1,3% e -2,6%)
Osservando la spesa media mensile delle famiglie in ricreazione, spettacoli e cultura, si registrano indicatori decisamente preoccupanti per quanto riguarda la Sicilia.
In forte ribasso anche la spesa dei viaggiatori stranieri in Sicilia. Nell’anno dell’esplosione della pandemia, l’Isola è stata la seconda Regione d’Italia a soffrire maggiormente dell’assenza dei turisti. Federculture evidenzia infatti un crollo del -67%, secondo soltanto al dato del Lazio (-71%).
Per la Sicilia, inoltre, si mantiene ancora ampio il divario con altre Regioni del Nord per quanto riguarda il ricorso all’Art bonus, il credito d’imposta pari al 65% delle erogazioni liberali in denaro che imprese e privati cittadini elargiscono a favore del mondo della cultura.
Nel 2019 la Sicilia registrava un’erogazione pari a 802.993 euro. Briciole rispetto alle entrate registrate da Lombardia (161.852.615 euro), Piemonte (57.222.297 euro) e Veneto (52.684.366 euro).
Il dato del 2021, per l’Isola, parla di una crescita fino a 1.739.499 euro, cifra raddoppiata rispetto ai precedenti 24 mesi ma pur sempre distante dalle realtà del Nord, dove l’erogazione dei privati è cresciuta ulteriormente (nel caso della Lombardia si parla di 250.362.019 milioni).