Si susseguono gli incontri a Roma tra i leader politici, bisogna parlare delle coalizioni e capire il da farsi, soprattutto chi andrà in coalizione con chi.
Ad oggi lo scenario dei collegi da in netto vantaggio il centrodestra, seppure la coalizione ritenuta responsabile di avere fatto cadere il governo Draghi ha perso qualche punto percentuale.
E’ tempo anche di sondaggi, Youtrend fotografa un chiaro vantaggio per il centrodestra, anche se la palma di primo partito del Paese sembra oggi contesa tra Fratelli d’Italia (22,8%) e il PD (22,1%).
Pure con l’alleanza con il M5S il centrodestra sarebbe davanti, uno scarto di almeno il 10%.
Secondo il sondaggio di Youtrend il partito di Giorgia Meloni è al 23,3, il PD al 22,8, la Lega al 13,7 , il M5S al 10,1, Forza Italia al 7,8, Azione e +Europa al 4,9, Italia Viva al 2,7, i Verdi al 4,1, Italexit al 2,8, Art.1-MDP al 1,8.
La coalizione di centrodestra arriverebbe fino al 46,2%, quella di centrosinistra, con un campo largo che prevede anche la presenza del partito di IV e di Calenda e dei Cinque Stelle arriverebbero insieme al 43,6%.
Il centrodestra dopo il vertice ha deciso sulla premiership, a deciderlo saranno gli italiani con il consenso: chi avrà un solo voto in più tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia guiderà il Paese.
Scelta di buonsenso dice la Meloni: “Agli alleati abbiamo ribadito che per avere un governo forte e duraturo è necessaria una alleanza solida. Si vince e si perde insieme. Sono contenta che alla fine abbia prevalso per tutti il buonsenso. E mi diverte vedere oggi la profonda delusione della sinistra di fronte alla capacità del centrodestra di trovare immediatamente la sintesi e dimostrarsi unito e compatto".
Perdono pezzi ancora il pentastellati, lasciano Massimo Bugani, assessore ai Rapporti con il consiglio comunale di Bologna, e Marco Piazza, consigliere comunale, scelgono entrambi il partito di Pierluigi Bersani. E sulla questione del doppio mandato Giuseppe Conte sta discutendone con Beppe Grillo: “Risolveremo entro questa settimana sulle modalità anche per valorizzare esperienze e competenze”.
Vogliamo sapere se è stato #Putin a far cadere il Governo #Draghi, sarebbe gravissimo. Le rivelazioni uscite oggi su La Stampa sui legami tra #Salvini e la #Russia sono inquietanti. Salvini non smentisce nulla, noi chiediamo la verità , in Parlamento. https://t.co/8umrJG55ar
— Enrico Letta (@EnricoLetta) July 28, 2022
E sulla eventuale alleanza con il Pd Conte non esclude e non preclude:
"Ci saranno le premesse solo se il Pd vorrà schierarsi a favore dei più deboli, del lavoro, dei più giovani, delle donne".
E’ partita, intanto, la campagna elettorale del Pd, Enrico Letta pare avere aperto anche a Matteo Renzi: "Nessun veto su Renzi, Berlusconi e Salvini hanno scelto di essere gregari di Meloni".