Via le mascherine. Basta distanziamento, torna il compagno di banco. Quello che sta per cominciare è davvero, dopo due anni e mezzo di pandemia, l’anno scolastico del ritorno alla normalità. Si rivedono tra i corridoi delle scuole anche i no-vax.
Le nuove regole per il ritorno a scuola vedono una quasi eliminazione delle restrizioni che hanno accompagnato la vita in classe.
"Alla riapertura delle scuole a settembre non sarà previsto l'obbligo di mascherine. Successivamente vedremo in base all'evoluzione della situazione epidemiologica", ha affermato nei giorni scorsi il ministro della Salute Roberto Speranza aggiungendo: "Questo non vuol dire che non possa essere usata, il mancato obbligo non comporta che passi il messaggio che la mascherina sia inutile".
Nei giorni scorsi il ministero ha firmato infatti la nuova circolare che stabilisce come cambia la vita scolastica. Ecco allora le regole.
Mascherine.
Non si dovranno più indossare le mascherine: restano solo le Ffp2 per i soggetti fragili e quindi più a rischio di sviluppare una forma grave di Covid. Le scuole dovranno lasciare a disposizione i gel per le mani e assicurarsi di sanificare e aerare gli ambienti.
No-Vax.
Tornano i docenti e il personale non vaccinati. Finito lo stato d’emergenza e l’obbligo di green pass di conseguenze possono tornare a lavoro quegli insegnanti e collaboratori che non si erano vaccinati.
Quarantena.
Rimarrà a casa solo lo studente con i sintomi da Covid: basta quarantena per i contatti dei positivi o per i compagni di classe di uno o più alunni che si sono ammalati. Con febbre sopra i 37,5 gradi non si può entrare a scuola.
DAD
Addio didattica a distanza. La normativa speciale per il contesto scolastico legata al virus SARS-CoV-2, che consentiva tale modalità, cessa i propri effetti con la conclusione dell’anno scolastico 2021/2022. Gli alunni positivi non seguiranno quindi le lezioni a distanza.
A scuola col raffreddore.
È consentita la permanenza a scuola a bambini e studenti con raffreddore, in buone condizioni generali, che non presentano febbre? Sì. il ministero dell’Istruzione spiega che «nei bambini raffreddore è condizione frequente e non può essere sempre motivo di non frequenza o allontanamento dalla scuola in assenza di febbre». E aggiunge che «gli studenti possono frequentare in presenza indossando mascherine chirurgiche/FFP2 fino a risoluzione dei sintomi».
Nel caso la situazione epidemiologica si aggravasse, entrerebbero in campo altre misure come il ritorno della mascherina, il distanziamento consigliato di un metro fra gli alunni e tutti gli accorgimenti per evitare gli assembramenti in momenti come l’entrata e l’uscita, la ricreazione e i cambi dell’ora. Potrebbero risentirne anche le gite e le uscite scolastiche e l’uso delle mense.
Tutte le misure nel dettaglio sono nella circolare del ministero.