E’ stata inaugurata, nei locali al primo piano del Tribunale di Marsala, la mostra fotografica dell’ANSA “L’eredità di Falcone e Borsellino”.
Si tratta di un allestimento che ricostruisce la vita dei due magistrati attraverso immagini private messe a disposizione dai familiari e foto custodite nell’archivio fotografico dell’ANSA. “Adesso – ha detto la presidente del Tribunale marsalese, Alessandra Camassa - tutti amiamo Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, descrivendoli come magistrati eccellenti, ma, come spesso accade ancora oggi, ma in vita non è stato assolutamente facile il loro percorso. Le critiche sono state tantissime, ma entrambi hanno resistito mantenendo fiducia nello Stato e nelle istituzioni. E questo tutti lo dovremmo imparare. Sappiamo – ha proseguito la Camassa - che Borsellino ha lavorato qui a Marsala per sei anni (fu a capo della Procura dell’ottobre 1986 ai primi mesi del 1992, ndr), dando un grandissimo contributo nella lotta alla criminalità organizzata, con un taglio completamente diverso, garantendo l’avvio di tanti importantissimi processi che hanno segnato una svolta nel territorio. Come pure Falcone che ha lavorato a Trapani per 12 anni. Infatti, questa splendida mostra fotografica itinerante farà tappa anche al Tribunale di Trapani.
Ma questa mostra ha un valore particolare, perché descrive non solo il percorso lavorativo di Falcone e Borsellino, ma anche, grazie ad alcune foto fornite dalle famiglie, pure la loro storia personale”. A Marsala, la mostra potrà essere visitata fino al 23 aprile. “E’ aperta a tutta la cittadinanza – ha concluso la Camassa – e molte scuole si sono già prenotate per venire con le loro scolaresche. E quando non sarò impegnata in udienza sarò io stessa a spiegare agli studenti quello che queste foto descrivono”.
All’inaugurazione della mostra, organizzata dall’agenzia di stampa ANSA e rivolta, come ha spiegato il responsabile di ANSA Sicilia, Francesco Nuccio - che ha spiegato come dieci anni fa è nata, in redazione, l’idea di questa mostra, rivolta soprattutto ai più giovani, quelli non ancora nati nel 1992, l’anno delle stragi di Capaci e via D’Amelio, con lo scopo di perpetuare la “memoria” -, hanno partecipato l’assessore regionale all’Istruzione e Formazione professionale, Mimmo Turano, che ha promosso l’iniziativa, il nuovo procuratore della repubblica di Marsala, Fernando Asaro, diversi altri magistrati, i vertici territoriali delle Forze dell’ordine, avvocati, con il presidente del locale Consiglio dell’Ordine, Giuseppe Spada, il sindaco di Marsala, Massimo Grillo, dirigenti scolastici o loro rappresentanti. “Attraverso la memoria – ha detto il procuratore Asaro – si rinnova lo stimolo per svolgere la propria attività. Ed è importante ricordare quando era difficile la strada della legalità, quando invece adesso abbiamo autostrade di legalità”. Tra i promotori dell’iniziativa, anche l’Anm, della cui sottosezione è presidente il giudice Fabrizio Guercio. Ad intervenire è stato anche l’assessore Mimmo Turano, che ha dichiarato: “Questa mostra nasce con uno spirito didattico. E cioè quello di far conoscere ai ragazzi la nostra storia. Sono certo, inoltre, che per Falcone e Borsellino avere conosciuto bene la provincia di Trapani ha significato conoscere quelle logiche e dinamiche criminali che, poi, ha consentito loro di dare quelle bastonate che meritavano di essere date”.