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01/05/2023 06:00:00

Marsala, il piano per la costa e le spiagge (che l'assessore non conosce ...)

Il primo vero atto strategico della Giunta Grillo, quello che definisce il futuro di gran parte del territorio e della sua economia. Ma l'assessore, in aula per illustrarlo, lo sconosce. Stiamo parlando del PUDM, il Piano per l'Utilizzo del Demanio Marittimo, in discussione in questi giorni in consiglio comunale. E con grande meraviglia, i consiglieri, la scorsa settimana, hanno scoperto che l'assessore, sul piano, sapeva poco o nulla. 

Ma di cosa stiamo parlando? Il Piano di utilizzo delle aree demaniali marittime (PUDM) è il documento di pianificazione comunale che regola le modalità di utilizzo della fascia costiera demaniale e del litorale marino, sia per finalità pubbliche sia per iniziative connesse ad attività di tipo privatistico. Una specie di piano regolatore della costa, che diventa fondamentale in una città, Marsala, che conosce uno sviluppo caotico e disordinato, come si vede, tra l'altro, proprio in tutta la sua costa: l'abusivismo edilizio sul litorale Sud, l'abbandono totale del porto (ma il progetto di messa in sicurezza che fine ha fatto?), il caos totale allo Stagnone di Marsala, ormai "chioschizzato" e impraticabile nei fine settimana, come abbiamo ricordato ieri su Tp24. 

Dice la legge che "il P.U.D.M. definisce criteri e modalità per la concessione temporanea dei beni Demaniali, dell'arenile stesso e degli specchi acquei, valorizzandoli in senso economico per servizi pubblici, per servizi ed attività produttive connesse alla fruizione del mare e per l'esercizio di attività con finalità turistico ricreative il tutto nel rispetto, garanzia di tutela nonché valorizzazione dei tratti di costa che conservano un particolare pregio ambientale".

Il Pudm di Marsala è stato approvato dalla Giunta due anni fa. Lo potete vedere a questo link nella versione originale, approdata in consiglio. Ed è davvero singolare che, chiamato in aula per illustrarlo, l'assessore Tumbarello abbia detto di non conoscerlo. Eppure si tratta di un documento fondamentale, ripetiamo. Giusto per citare le premesse alla relazione generale: "Nel corso degli anni la città di Marsala, non solo ha perso il senso del valore (naturalistico, paesaggistico, culturale, sociale, economico,) espresso dalla linea di costa, ma si è creata una lacerazione nel rapporto tra città, il territorio ed il mare che ha portato alla creazione di “vuoti”, di “non luoghi”, di una conflittualità tra l’uso che l’uomo ne ha fatto della costa e i valori che la stessa esprime".

Il Pudm entra anche nel dettaglio. Tra le tante cose, regola come devono essere gli stabilimenti balneari, che oggi crescono in maniera disordinata. Qui l'allegato. Ad esempio devono avere le passerelle in legno, l'accesso per i disabili, i punti per la raccolta differenziata. Oppure avere almeno una doccia libera all'aperto, con erogazione automatica dell'acqua. L'area dei servizi di ristoro non può essere superiore a 250 mq, con i chioschi, che non possono essere più grandi di 120 mq. Più in generale, per i lidi, la superficie da assentire in concessione non può eccedere i 5.000 metri quadrati, e quella coperta non può essere superiore al 20% della superficie assentita. Ma lo strumento entra in tanti ambiti. Una sezione, ad esempio, è dedicata ai circoli storici della città. 

Il Pudm è stato discusso in consiglio comunale lo scorso 26 Aprile. Qui l'intervento del dirigente Mezzapelle, che presenta il piano e gli interventi.

 Dopo è intervenuto (nel video è all'ora esatta), l'assessore al ramo, Giacomo Tumbarello, che ha fatto i complimenti al dirigente del Comune, dicendo, clamorosamente, che, dopo due anni di discussione, lui non aveva mai visto il piano. Tumbarello sostiene di avere dei problemi di "compatibilità", per dei suoi parenti che hanno proprietà interessate dal piano, ed è stata necessaria una "telefonata in vivavoce" con il Demanio regionale per chiarire il da farsi. Il comportamento dell'assessore, in aula, è stato biasimato prima dal consigliere Di Pietra, poi da Passalacqua. "Lei prima dice di non conoscere il piano - dice Di Pietra - e poi cerca di spiegarlo a noi che lo studiamo da più di un mese. Poi, se tutti dovessimo astenerci perché abbiamo parenti con casa al litorale, nessuno potrebbe mai votare il Pudm". 

 "Il dirigente Mezzapelle è stato lasciato solo dall'Amministrazione Comunale. Se l'è cantata e se l'è suonata, la politica non ha dato alcuna indicazione. La Giunta se ne è lavata le mani" è il commento del consigliere Rino Passalacqua.