Egregio Direttore, a proposito di traffico, piste ciclabili e uso dei fondi europei. In questi giorni a Marsala si sta discutendo molto di questo, con preoccupazioni da parte di alcuni, con preconcetti da parte di altri. Per quanto riguarda il caos traffico in città, negli ultimissimi anni è diventato impressionante.
Ovunque si vedono macchine parcheggiate in seconda fila, negli incroci, sui marciapiedi e non è certo colpa della pista ciclabile. Secondo alcuni politici o aspiranti tali, il tutto si potrebbe risolvere restringendo i marciapiedi per allargare le strade. È una politica stravecchia dove per far spazio alle macchine si sono ristretti i marciapiedi, spesso a tal punto, da non poterli utilizzare. Negli ultimi decenni per fortuna l’orientamento è stato il contrario.
Allargare i marciapiedi, eliminando anche le barriere architettoniche, realizzare piste ciclabili. A Marsala c’è ancora molto da fare. Per ridurre il caos traffico, l’inquinamento, gli incidenti e risparmiare economicamente, è assolutamente necessario usare i mezzi pubblici quanto più possibile, lo fanno in tutte le città progredite.
A Marsala da quando siamo riusciti a sostituire i 20 autobus stravecchi con i nuovi euro 6, tramite un finanziamento europeo di 4 milioni e quattrocentomila euro, autobus che sono arrivati fra il 2020 e il 2021, sarebbe stato possibile attivare un un servizio molto più efficiente dell’attuale e tanti lo useremmo, io per primo. Attualmente purtroppo i pochi autobus in circolazione, hanno orari non consoni all’uso e quindi viaggiano vuoti, con notevole spreco di denaro pubblico. Il caos traffico c’è anche per la difficoltà a utilizzare i parcheggi.
Quello seminterrato di via Giulio Anca Amodei non è utilizzabile da qualche anno. Perché? Il parcheggio dello stadio non verrà mai utilizzato se non ci saranno delle navette che lo collegano al centro storico. Quello della ferrovia non è stato più attivato. Perché? Ci sono parcheggi nei pressi del cimitero, del monumento ai mille , del nuovo tribunale e altri, non sempre utilizzati. Se i quartieri popolari di: Sappusi, Amabilina, Cannata, via Istria, via Del Giudice e zone limitrofe, fossero collegati con il centro storico, con delle navette, tanti non avrebbero motivo di usare la macchina. Vale anche per le tante contrade. Perché tutto questo non è stato fatto da questa amministrazione? Perché ancora non ha acquistato gli altri due bus elettrici più pensiline e paline, visto i 2 milioni e duecentomila euro sempre di finanziamenti europei che Le abbiamo lasciato? È forse una strategia, rendere il servizio inefficiente, per motivarne la svendita a qualche società privata? Spero che non sia così e che il consiglio comunale controlli.
Le code ai passaggi a livello e quindi in città, si creano perché questi spesso rimangono chiusi per diversi minuti. A detta di tutti gli esperti l’unico modo per evitare le lunghe chiusure, quindi le attese e gli ingorghi, è quello di sostituirne alcuni con dei sottopassi. Ebbene, il sindaco si è fatto scippare il finanziamento di 26 milioni che ero riuscito a fare assegnare a Marsala per far questo. Mai vista una cosa del genere. Da non crederci.
Per coloro che dicono che con i soldi delle piste ciclabili, bisognava fare altro, voglio ricordare che i fondi europei hanno dei capitoli di spesa ben precisi a cui bisogna attenersi e noi abbiamo attinto a tutti i vari capitoli, con tanti progetti finanziati per decine di milioni di euro, la maggior parte non utilizzati da questa amministrazione. Per quanto riguarda l’efficientamento energetico, abbiamo avuto finanziati due progetti di 5 milioni ciascuno per sostituire almeno diecimila lampade ad alto consumo con quelle a led. Altri per la piscina e lo stadio, a che punto sono? Due progetti per due asili nido, lavori ancora non iniziati. Un progetto per oltre due milioni per dissesto idrogeologico, per mettere in sicurezza il tratto di costa che sta franando, fra il museo archeologico del baglio Anselmi e viale Isonzo, lavori mai iniziati.
L’amministrazione forse aspetta che la strada frani e che ci scappi il morto? Dei pullman ne ho già parlato, per un finanziamento complessivo di oltre 7 milioni. Altri progetti per il sociale: campo Umile di via Istria, giochi e campetti allocati al quartiere Sappusi, ristrutturazione di un bene confiscato alla mafia e piazza della Vittoria (porta nuova), più un progetto, denominato: Dopo di noi, per i soggetti disabili, i cui lavori con ritardo, sono iniziati da qualche settimana. Piu tanti altri progetti di cui non si vede ancora la posa della prima pietra, con il rischio molto probabile che i finanziamenti tornino a Bruxelles. Arriviamo al capitolo piste ciclabili. Non credo che qualcuno possa ancora mettere in discussione l’esistenza del cambiamento climatico, basta vedere quello che succede anche in Italia,( Emilia Romagna, Capri, Trapani) , dalle piogge torrenziali con morti e distruzione, alla siccità estrema con incendi vari, allo scioglimento dei ghiacciai. Per evitare l’aumento della temperatura globale ognuno di noi dovrebbe fare la sua piccola o grande parte e in questo c’è anche l’uso della bicicletta, oltre che degli autobus , al posto della macchina, che a oggi è uno dei mezzi di trasporto più inquinante, pericoloso e costoso. Un buon amministratore si dovrebbe comportare come un buon padre di famiglia, che di solito pensa più al futuro dei figli e meno al suo presente.
Per eventuali modifiche al percorso della pista, questa amministrazione ha avuto quasi tre anni di tempo, per apportarle. La politica ha il dovere di lavorare per creare servizi e lasciare un mondo migliore ai giovani, anche se questi momentaneamente non votano, ma forse proprio per questo tanti politici non pensano a loro.
Grazie per l’attenzione.
Alberto Di Girolamo