A causa delle condizioni meteorologiche avverse, l'evento del progetto Medithéâtres previsto per sabato 23 settembre, alle ore 19.30 presso il Teatro antico di Segesta è stato spostato, alle ore 20.30 al Teatro Pardo a Trapani per garantire una serata senza inconvenienti.
Andranno in scena la Suite n. 3 in Re maggiore BWV 1068 di J.S. Bach e "La serva padrona" di G.B. Pergolesi. I due capolavori saranno presentati da Sabino Lenoci, giornalista, critico musicale e direttore de “L’Opera”.
La Suite n. 3 in Re maggiore, BWV 1068, è una delle celebri suite orchestrali composte da Johann Sebastian Bach nel XVIII secolo. Composta da cinque movimenti distinti, è un esempio dello stile barocco, noto per la sua grazia e la sua complessità.
“La serva padrona" è un'opera buffa in due atti scritta da Giovanni Battista Pergolesi nel 1733. La trama si svolge principalmente in una casa di campagna e ruota attorno a due personaggi principali: Serpina, una serva vivace e astuta, e Uberto, il suo padrone, un anziano scapolo. L'opera è caratterizzata da una serie di scene comiche, intrighi e doppi giochi, con Serpina che manipola abilmente la situazione per ottenere ciò che vuole. La musica è leggera e vivace, con arie e duetti che riflettono il conflitto e l'umorismo della storia. Alla fine, Uberto si rende conto dell'amore che prova per Serpina e accetta di sposarla, svelando il suo inganno.
"La serva padrona" è ampiamente considerata un capolavoro del genere comico e ha decretato Pergolesi come uno dei compositori più importanti del suo tempo. La sua leggerezza e il suo spirito giocoso continuano a renderla popolare nelle rappresentazioni moderne.
Il direttore Sirio Scacchetti guiderà l'ensemble d'archi composto da musicisti del Luglio Musicale Trapanese e dell'Orchestre Symphonique Tunisien/Théâtre de l'Opéra de Tunis. Il maestro al cembalo sarà Mirco Reina. La regia e le scene di Teresa Gargano saranno riadeguate ai nuovi spazi del Teatro Pardo, a Trapani. Il cast è composto da Clara Polito nel ruolo di Serpina, Pierpaolo Martella nel ruolo di Uberto, Giuseppe Randazzo nel ruolo di Vespone.
“I personaggi di "La Serva Padrona" si muovono come maschere della commedia dell'arte, evocando Arlecchino, Colombina e Pantalone. Questi personaggi rappresentano le caratteristiche dei nostri tre artisti: una serva astuta che usa l'ingegno per raggiungere i suoi obiettivi, un padrone ricco e avaro che si contrappone alla ragazza ma che rivelerà un lato tenero, seppur motivato dagli interessi, e un servo poliedrico che viene maltrattato da entrambe le parti, ma che si rivelerà un pilastro di supporto sia per la serva che per il padrone. Sarà lui, con la sua astuzia, a trionfare sulle due figure dominanti."La Serva Padrona" è un'opera divertente e vivace, con una storia intramontabile. Questo capolavoro rappresenta un esempio di teatro musicale che sta alla base degli studi di qualsiasi musicista e della nostra cultura italiana” - queste le parole di Teresa Gargano, regista dell’opera.
L’evento fa parte del progetto "Medithéâtres - Grande musique dans les anciens théâtres méditerranéens", la cui direzione artistica è a cura di Fabio Modica.
L'ingresso rimane gratuito, e tutte le prenotazioni finora raccolte saranno mantenute. Per ulteriori informazioni o effettuare nuove prenotazioni contattare il numero 0923 29290 o scrivere all'indirizzo email botteghino@lugliomusicale.it e ufficiostampa@lugliomusicale.it.
”Médithéâtres - Grande musique dans les anciens théâtres méditerranéens” è un progetto di cooperazione transfrontaliera avviato dall'Ente Luglio Musicale Trapanese con la Tunisia, in partnership con il Distretto Turistico della Sicilia Occidentale, gli Amici della Musica di Trapani (che ha recentemente cambiato nome in Me.MA Mediterranean Music Association) per la parte italiana e dell’AMVPPC-Agence de Mise en Valeur du Patrimoine et de Promotion Culturelle, Confédération des Entreprises Citoyennes de Tunisie, di CONECT - Confédération des Enterprises Citoyennes de Tunisie e dell'Orchestre Symphonique Tunisien e il Théâtre de l’Opéra de Tunis per la parte tunisina.