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03/10/2023 06:00:00

Marsala, il Teatro Comunale ha cambiato colore. Cosa è successo? 

Cosa è accaduto al Teatro Comunale di Marsala?

Perché ha cambiato colore?

Nella prima foto l'interno della platea prima dei lavori dello scorso anno (il famoso "adeguamento" di cui il sindaco Grillo si è tanto glorificato); nella seconda come si presenta adesso.

 

 

E, credetemi non è una questione di luci o di filtri.

L'ho visto di presenza.

Oggi, primo ottobre 2023.

Stamattina, infatti, sono entrato per la prima volta, dopo tre anni, in questo piccolo ma delizioso teatro del 1807.

Era aperto per "Le vie dei tesori".

Un colpo al cuore.

Una rabbia incontenibile. Fino alle lacrime.

E la tentazione di mettermi a gridare...

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La prima foto risale, più o meno, alla riapertura del 14 novembre 1994.
Il programma della serata prevedeva un concerto di Andrea Bocelli che, proprio quell'anno, aveva vinto il Festival di Sanremo. Ebbi l'onore di presentare quella serata e ricordo ancora l'emozione di ritrovarmi sul palcoscenico di quel teatro chiuso da quasi trent'anni. Un teatro che, fino ad allora, avevo solo potuto immaginare, appena intravisto dalle fessure del portone.

Per quella serata Nino Rosolia - l'assessore alla cultura del tempo - mi aveva incaricato anche di preparare la nota storica da inserire nel programma di sala.
Passai qualche settimana all'archivio storico e, grazie alla documentazione messami a disposizione dall'allora direttrice, la dottoressa Maria Provenzano, ricostruimmo una storia straordinaria e affascinate che venne pubblicata nel dépliant di sala.
Offrii la mia modesta collaborazione (sia per il lavoro di ricerca che per la presentazione della serata) a titolo totalmente gratuito.

Poi, gli anni della prima stagione concertistica con la direzione artistica (anche questa a titolo gratuito) del mio indimenticabile maestro Eliodoro Sollima, alla cui memoria oggi il teatro è dedicato (e, perdonate la presunzione, anche grazie alla mia proposta, subito accolta dal sindaco Lombardo, dopo la scomparsa, nel gennaio del 2000, del maestro).
E, ancora, gli anni della Scuola di Teatro del Comune diretta da Michele Perriera che, pur senza senza avermi mai conosciuto prima di allora, mi volle al suo fianco come collaboratore.
In quei nove anni di attività (dal 1997 al 2005), Michele divenne per me amico prezioso e maestro insostituibile.

La mia vita cambiò completamente...

In questo teatro ho trascorso momenti di assoluta felicità e vederlo ridotto così, abbuiato da un intervento dissennato, mi angoscia.

Del meraviglioso e luminoso restauro diretto da Felice Parrinello non rimane più nulla.
Mi chiedo: e la Soprintendenza di Trapani? È a conoscenza di questo scempio? Ne ha

mai preso visione?

Presenterò in questi giorni un esposto in tal senso.

E aspetterò una risposta.

O, almeno, ci spero.

P.S.
Durante la visita di oggi, io e i miei ospiti siamo stati accompagnati da un gruppetto di dolcissimi e gentilissimi ragazzini (credo istruiti dai responsabili de "Le vie dei tesori") che avrebbero dovuto raccontarci la storia del Teatro. Con mio grande disappunto e stupore, invece, quello poche cose che hanno detto sono state a dir poco inesatte e totalmente prive di riscontro storico.

In ordine sparso, ci hanno detto che:

  • il teatro fu quasi distrutto dal bombardamento dell'11 maggio 1943 (falso);

  • il "ridotto" del primo piano era lo "stanzino del re che lo usava per andare in bagno" (SIC);

  • i volti dipinti nei medaglioni del soffitto raffigurano cittadini illustri di Marsala (in realtà si tratta di compositori e autori teatrali, tra i quali Verdi, Donizetti, Bellini e Shakespeare...);

  • anche nei pannelli conservati sotto teca all'ingresso del ridotto sono raffigurati i volti di altre "persone importanti della città"...;

  • in platea si sedeva il popolo...

  • Ho provato una grande tenerezza per questi ragazzini, generosi e appassionati, ma totalmente fuorviati da qualcuno che si è preso la briga di raccontar loro colossali fesserie da riferire ai turisti (e spero che siano stati pochi e non attenti, a questo punto. Altrimenti, t'immagini che figura?).

    Perché in questa città la Storia e la Cultura devono essere svendute e violentate da ignoranti che, nel caso specifico, propinano le loro "bufale" pure a giovanissimi e incolpevoli volontari??

    Perché?
    Perché, maledizione?

    Massimo Pastore