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03/04/2024 06:00:00

Quel legame tra la strage di Pizzolungo e Aldo Moro

Sono passati 39 anni da quella terribile strage dove morirono Barbara Rizzo, giovane madre, ed i suoi figli, i gemellini Salvatore e Giuseppe Asta, la cui auto fu travolta da un'esplosione che aveva come obiettivo il magistrato della Procura di Trapani, Carlo Palermo a Pizzolungo.

Oggi in quel luogo di strage, è nato un Parco della Memoria

"Quest'anno abbiamo dedicato questa iniziativa ad una figura storica importante. Un politico importante per il nostro paese: Aldo Moro - sono le parole di Daniela Toscano, sindaco di Erice -. Sul suo caso persistono tanti misteri, così come tanti misteri persistono sulla strage di Pizzolungo del 2 aprile 1985. C'è una frase di Aldo Moro che scuote le coscienze, che dice: 'quando si dice la verità, ma bisogna dolersi di averla detta. La verità è sempre illuminante, ci aiuta ad essere coraggiosi'. Questa è la frase che ha iscpirato il tema di quest'anno".

 

"Ieri sera ero lì nella cucina dove 39 anni fa - racconta Margherita Asta, figlia e sorella delle vittime - mia madre e i miei fratelli hanno fattol'ultima cena.

L'ultimo momento che ho vissuto con mia madre con i miei fratelli.

Ero lì che leggevo e nel frattempo mi è andato il pensiero alla mia mamma ai miei fratelli che, poi, sono stati cancellati. E oggi vedete il sole spunta sempre, quindi la speranza non deve morire mai nell'affermare che Verità e Giustizia camminano insieme. Anche se la giustizia arriva lenta, è importante che questa giustizia non sia soltanto la giustizia delle aule di tribunali, ma sia anche giustizia sociale".

Alla manifestazione oltre ad Agnese Moro, sorella di Aldo Moro, c'era anche don Luigi Ciotti, fondatore di Libera, che ha annunciato che per il 2025, in occasione nel 40esimo anniversario della Strage, la XXX edizione della Giornata della memoria e dell'impegno che si celebra ogni anno il 21 marzo in una città italiana, in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, promossa da Libera, si svolgerà proprio a Trapani, per onorare la memoria di Barbara, Giuseppe e Salvatore Asta.