Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
19/03/2024 08:48:00

Follia a Palermo per le “vampe” di San Giuseppe

Notte di follia a Palermo, nel rione Ballarò, per le "vampe di San Giuseppe", i falò accesi alla vigilia della festa del santo. Ci sono state tensioni ieri, e almeno tre agenti sono rimasti contusi.


Lo riferisce Valter Mazzetti, segretario generale Fsp polizia di Stato: «Le vampe di San Giuseppe sono costate ben tre poliziotti feriti, dopo una serata di follia a Palermo dove, in occasione del diffuso rito delle Vampe di San Giuseppe, è scoppiata una vera guerriglia urbana a Ballarò, nella zona del mercato storico».

Alcuni giovani hanno dato fuoco a una «vampa» prima di aggredire gli uomini dell’XI Reparto Mobile e della questura, con un fitto lancio di bottiglie, uova e pezzi di mobilio. E' scoppiata poi una vera e propria guerriglia urbana. 


Tra gli agenti refertati all’ospedale Ingrassia, uno ha riportato un trauma a una spalla, uno alla caviglia sinistra, uno un forte trauma cervicale. Gli uomini dell’XI Reparto Mobile e della questura, intervenuti per limitare i danni delle vampe di San Giuseppe, sono stati letteralmente bersagliati da bottiglie di vetro, sassi e oggetti vari.
Analoghe scene in altre parti della città, con forti disagi e auto danneggiate.
«Per l’ennesimo anno, a Palermo - dice il segretario Provinciale Fsp Palermo, Antonino Piritore - la vigilia di san Giuseppe è stata caratterizzata da scene di inaudita violenza contro le forze dell’ordine. Quanto accaduto nel quartiere Ballarò è un fatto gravissimo che merita risposte rapide e decise. Se non sono le partite di calcio sono le convinzioni politiche, sono le motivazioni ambientaliste, o quelle antiglobalizzazione, o persino rituali medievali in occasione di feste religiose, e chi più ne ha più ne metta; insomma c’è sempre un buon motivo per aggredire le forze di polizia. È una vergogna senza fine, ogni singolo giorno dell’anno contiamo feriti per i motivi più assurdi e, bisogna avere il coraggio di dirlo, inammissibili».