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29/04/2024 14:15:00

Luca, la sua balbuzie e ... Vannacci

 Caro direttore di Tp24,

ho letto per una semplice curiosità l’articolo “Sono Luca, e la mia balbuzie è uno strumento di lotta politica". Devo dire che d’ora in poi leggerò, a partire da questo, i suoi articoli con maggiore interesse. Il fatto che egli parli della sua balbuzie non come un disagio psico-fisico ma come una risorsa, spiegandone in maniera chiara tutti i diversi aspetti, da quello fisico e psicologico a quello sociale, induce il lettore a seguirlo fino in fondo nel suo articolato, pregnante, lucido e stimolante ragionamento. In questo senso devo dire che ricorrendo all’esempio dell’omosessualità rende ancora più incisiva e lucida la sua argomentazione: “essa, l’omosessualità, sopratutto in passato ma spesso ancora oggi, è etichettata come malattia perché non si conforma con un bagaglio comune, perché appartiene a un qualcosa di diverso rispetto all’identità sociale generale”.

Leggendo e rileggendo le considerazioni di Luca non potevo evitare di fare alcune riflessioni. La prima riguarda Roberto Vannacci, il generale che si è candidato con la Lega per concorrere alle elezioni europee. Di lui non si fa che parlare del suo libro, delle sue dichiarazioni, delle sue prese di posizioni sulle questioni che in modo diametralmente opposto ha trattato l’autore dell’articolo di pubblicato da questo giornale.

Fra le due situazioni ci sono delle analogie. Entrambi ne fanno una questione di lotta politica. Luca dice che “il maggiore strumento di lotta politica è mostrarsi per quello che si è veramente e, soprattutto, essere fieri di esserlo. Vannacci sostiene che le diversità, la sessualità, l’handicap, fisico e mentale, devono avere un trattamento che è meglio relegare ai margini della società.

Su questi temi il libro di Roberto Vannacci vende centinaia di migliaia di copie. Luca Lo Buglio raccoglie una diecina di like. Bisogna fare in maniera che il pensiero di Luca venga conosciuto da tutti anche da coloro che seguono il generale. E’ un’impresa ardua ma è un’impresa da portare con forza e determinazione avanti per sbarrare la strada perniciosa dell’oscurantismo, del ritorno indietro della cultura e dell’umanità.

Filippo Piccione