Per riuscire a investigare gli effetti sul cervello i ricercatori hanno modificato la curcumina, che così com’è non riesce a entrare nell’organo, testandola poi su conigli in cui era stato provocato un ictus. “Il farmaco, somministrato entro quattro ore, sembra influire su diversi meccanismi che causano i danni cerebrali dopo l’ictus – spiega Paul Lapc
hak, uno degli autori – in particolare ristabilisce i segnali cellulari che stimolano l’ossigenazione dei vasi sanguigni, evitando la propagazione dei danni iniziali che è tipica di questi eventi“.
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