Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy.
Se vuoi saperne di più negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy.
Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie. I cookie ci aiutano a fornire i nostri servizi.
Utilizzando tali servizi, accetti l'utilizzo dei cookie. Cookie Policy   -   Chiudi
30/11/1999 00:00:00

Un’allergia la possibile causa della sindrome post-orgasmica


Per giungere a questa conclusione, i ricercatori olandesi hanno condotto due studi distinti provando che questa insolita allergia può essere trattata con l’ipersensibilizzazione, una terapia che viene realizzata somministrando proprio l’antigene che accende la reazione allergica in dosi crescenti.
“Questi risultati – spiega Waldinger – sono molto importanti, poiché tra l’altro contraddicono l’idea che la Pois sia causata da motivi psicologici”. Gli studiosi hanno analizzato 45 uomini olandesi ai quali era stata diagnosticata la sindrome. In un primo test, hanno potuto osservare che il malanno provocato dalla Pois non sopraggiungeva se il campione si masturbava senza eiaculare. Al contrario, i sintomi non si lasciavano attendere oltre i 5 minuti se gli uomini entravano in contatto con il liquido seminale. Inoltre, se il campio

ne veniva sottoposto a un classico test allergico con sperma diluito, l’88% aveva delle immediate reazione allergiche sull’epidermide.
Nel secondo studio, sempre capitanato da Waldinger, gli studiosi della Ultrecht University hanno sottoposto a una terapia di iposensibilizzazione due volontari, iniettando liquido seminale diluito in minime quantità diverse volte, con un aumento progressivo del contenuto.
A distanza di 1 e 3 anni i sintomi della Pois sono diminuiti sensibilmente in entrambi i volontari sottoposti a terapia. “L’iposensibilizzazione è un processo molto lento ma ormai in uso per tutti i tipi di allergie – ricorda Waldinger – e può richiedere fino a 5 anni” per contrastare il problema che intende mettere ko. Alla luce dei primi risultati ottenuti, il team olandese ha avviato la terapia di iposensibilizzazione su molti altri pazienti alle prese con questa sindrome.

37.795393 12.434655