La popolazione scolastica versa, già da troppo tempo, in una situazione di grave disagio e l'annosa questione non ha mai goduto della giusta considerazione da parte dell'amministrazione provinciale.
Anna Maria Angileri (PD) ha ritenuto opportuno, sia in qualità di consigliere provinciale sia in qualità di vice presidente della commissione Pubblica Istruzione di “avviare un iter di ricerca e di studio sulla questione, nel tentativo di far si che l'amministrazione esponga una posizione chiara sulla sua effettiva volontà riguardo a tale problema”.
Ha prodotto circa un mese fa su tale questione una circostanziata interrogazione: gli è stato risposto che non c'è alcun ostacolo , né di carattere tecnico né burocratico alla costruzione del nuovo edificio dell’Istituto Commerciale nell’area di San Carlo, a Marsala.
Angileri ha organizzato un incontro con i tecnici della provincia (l’Ingegnere Putaggio e l’ Architetto Bertolino), i quali hanno elaborato alcuni anni fa il progetto del nuovo istituto.
Questo progetto giaceva, tra l'incuria generale, dimenticato dal 2004. Si tratta della progettazione di un'opera davvero interessante, caratterizzata da modularità e flessibilità.
Quanto anche ad alcune perplessità che erano state avanzate sulla natura del terreno, queste risultano fugate dalla relazione tecnica del geologo della provincia, da cui non emerge nessuna riserva sull'effettiva "bontà" della roccia sottostante e sull'assenza di cavità nella parte in cui dovrebbe sorgere l'edificio.
Quali sono allora le cause ostative? Soltanto l'assenza di fondi necessari (l'opera dovrebbe costare sette milioni e mezzo di euro) a detta dell'amministrazione.
Ma la provincia in questi anni non si è mai attivata per chiedere finanziamenti europei e regionali.
Né ha mai cercato una soluzione alternativa come la dismissione di qualche bene di sua proprietà sotto utilizzata o, addirittura, non utilizzate come la colonia Sotana, sempre a Marsala.
Una forma di appalto misto realizzato in parte con una permuta in parte con denaro potrebbe costituire, ad esempio, una soluzione.
Dichiara Angileri: “In realtà credo non ci sia la volontà politica di risolvere il problema, in quanto l'amministrazione preferisce (sceglie di) risolvere la quotidianità non mirando ad obbiettivi più alti e risolutivi dei problemi in maniera definitiva”.
Si preferisce pagare esosi fitti passivi piuttosto che effettuare investimenti.
La responsabilità è, ancora una volta, dell'inerzia politica, e a pagarne le conseguenze sono, come sempre, i cittadini.
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Come potete vedere da queste immagini, l’immobile che ospita il Commerciale in Via Trapani versa in condizioni fatiscenti, anche perché non è stato pensato, 40 anni fa, quando è stato costruito per ospitare una scuola. Doveva essere un albergo.I corridoi non sono larghi più di un metro e pochi centimetri, le classi hanno una larghezza media di 15 metri quadrati.
Ieri c’è stato un incontro al Commerciale proprio tra Angileri , l’Assessore alla Pubblica Istruzione Como, il Preside Francesco Paolo Marino, il personale dell’Istituto e i funzionari della provincia.
L’Assessore Como ha fatto spallucce, si è dimostrata sensibile, ha fatto un rapido giro dei locali, per poi concludere dicendo: “Non avete visto la condizione delle altre scuole della Provincia”.
Dal Commerciale fanno sapere che “sono stanchi di essere presi per i fondelli” da tutte le Amministrazioni Provinciali che si sono succedute.
L’ultimo esempio? L’area nella zona di San Carlo, a Marsala, dove dovrebbe sorgere la nuova scuola: ebbene, ora è saltato fuori che non è stata neanche espropriata, dopo che la Provincia ha fatto con il personale della scuola tutti i sopralluoghi ….
La realizzazione del nuovo istituto, inoltre, viene sempre messa in quel grande libro dei sogni che il “Piano Triennale delle Opere Pubbliche” proprio per continuare ad illudere genitori, alunni e docenti.
In questi 30 anni le stanze del Commerciale hanno visto passare di tutto: plastici, progetti mirabolanti, deputati pieni di idee, soluzioni a portata di mano, ingegneri e progettisti, ma la realtà è che ogni giorno fare lezione in quella scuola è un miracolo, tra i pannelli di Ethernet (imbrigliati in maniera ridicola e incivile) e continui allagamenti. In altre parole, il Commerciale è una stalla.
Tanti progetti sono passati per le mani degli amministratori della Provincia. C’era un’area dismessa dell’Aeronautica, allo Stagnone, che l’ex Presidente Adamo aveva chiesto all’Amministrazione della Difesa, ad esempio. Ma non se ne è fatto più nulla, perché dopo i proclami – i soliti roboanti proclami – si è scoperto che la convenzione tra Provincia e Ministero per avere in comodato quei locali era parecchio onerosa.
Nel frattempo si sono alternati 7 Presidi e una decina di generazioni di alunni. La Provincia paga ogni anno per l’affitto di questo locale per 247.000 euro alla società “Iniziative” Spa (che non spende un euro per la manutenzione straordinaria dei locali). E se nulla si è fatto, è solo una responsabilità politica.
In questi 30 anni, dunque, la Provincia ha pagato solo di affitto più di sette milioni di euro. Cioè l’importo che ora sarebbe necessario per costruire il nuovo complesso.
Anche i docenti sono sul piede di guerra. Hanno prodotto nel 2006 un documento molto duro, nel quale denunciano le condizioni precarie in cui lavorano, su tutte l’assoluta mancanza di rispetto della legge 626 sulla sicurezza dei luoghi di lavoro.
Quando un po’ di tempo fa è scoppiato di nuovo l’allarme amianto per alcuni pannelli che si erano staccati dal tetto della palestra, la soluzione della Asl è stata quella di verniciare i pannelli del tetto, e mettere una sorta di retina per evitare che cadano in testa ai ragazzi. E questa la chiamano “messa in sicurezza”. Gli architetti della Provincia avevano dato parere negativo su questa soluzione, ma la Asl ha fatto esattamente il contrario, inviando poi una commissione per la “salubrità dell’aria” che pare abbia riscontrato che sia tutto nella norma.
Alla Provincia dicono che non hanno soldi per espropriare il nuovo terreno, né per costruire la nuova scuola, neanche contraendo un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti.
Ma nel frattempo da due anni la Provincia non si è curata neanche di richiedere il certificato di igienicità per la scuola!
E non è l’unico caso di affitto eccellente che la Provincia paga, pur di non costruire (per poter continuare ad alimentare clientele, a danno dei cittadini). I nuovi locali del Liceo Classico di Marsala, dove ci sono 8 classi, sono state affittate da una società di Alcamo di tale Vincenzo Parrino, la Immobiliare Solarium. Costo? 125.000 euro l’anno.