<<La nostra filosofia è stata quella, soprattutto nel centro storico, di non modificare i nomi delle vie la cui tradizionale individuazione fa ormai parte del comune bagaglio di conoscenza degli ericini. Così, per esempio, abbiamo preferito limitare le intitolazioni che erano state proposte a favore di pur insigni scienziati italiani e stranieri, ritenendo sufficiente per rimarcare la vocazione di Erice quale Città della Scienza accoglierne solo alcune - ha detto Giacomo Tranchida – diversamente invece non dimenticando di dare lustro e memoria storica ai “padri” e agli amati figli della comunità locale, sia nel campo culturale che socio-economico>>.
Da segnalare, per l’appunto ad Erice Capoluogo le Vie intitolate a Vincenzo Adragna, storico e letterato ericino, la piazzetta per ricordare Benedetto Saluto, giovane ericino vittima di un incidente stradale i cui organi sono stati donati dai familiari, il prof. Antonino Camuto, il giovane carabiniere Gennaro Esposito deceduto per un tragico incidente nel corso di un intervento proprio ad Erice, a Nino Catalano, l’artigiano che ha “riportato” la ceramica ericina, nonché, a personalità politiche che hanno ricoperto importanti incarichi istituzionali dando lustro ad Erice ed all’intero territorio territorio: l’On. Nino Montanti, già Sindaco di Erice e il medico, Sen. Simone Gatto, per citarne alcuni.
Riguardo a Casa Santa, oltre alle già praticata intitolazione delle rispettive piazze a San Paolo e alle Vittime della Strada in zona Villa Mokarta e alla preannunciata piazza dedicata alle Crocerossine in località Pegno, da segnalare anche la via intitolata a Madre Profilio Forenzia, fondatrice dell’Istituto Suore Francescane dell’Immacolata Concezione di Lipari, lo spiazzo antistante la Chiesa Cristo Re a San Giuliano, dedicata a Papa Giovanni Paolo II e la Piazza non ancora denominata, comunemente detta Cesarò, ora intitolata a Sandro Pertini, indimenticato Presidente della Repubblica. Una via viene dedicata anche alla memoria di Francesco Amato, giovane soldato caduto in guerra nella lontana Libia. Diverse le intitolazioni ad imprenditori locali, come il floricoltore Gaspare Fodale ed il commendatore Attilio Amodeo, operatore turistico.
Nelle frazioni di Napola e Ballata si è dato ampio spazio alle denominazioni che ne sottolineano la naturale vocazione rurale, non omettendo tuttavia di ricordare, a Napola, tra gli altri, il giovane Giuseppe Fonte, vittima del naufragio dello ”Espresso Trapani”, Alessandro Bonaventura, travolto da un’auto in corsa e il Delegato Sindaco Sebastiano Mazzonello e a Ballata il dott. Andrea Galfano, stimato medico condotto.
Per i quartieri di Rigaletta e Pegno, onorata la memoria di Guitta Salvatore, giovane operaio forestale che perse la vita in un incendio a Inici insieme ad alcuni suoi compagni, nonché, per il loro moderno assetto edilizio, talune vie recheranno intitolazioni ad illustri urbanisti, fortemente legati ad Erice e alla sua valorizzazione, come il prof. Edoardo Caracciolo, il prof. Ermanno Detti, l’arch. Francesco La Grassa.
<<Resta inteso che per quanto possibile abbiamo anche cercato di rispettare la toponomastica esistente, come nel casi di Pizzolungo legata alla mitologia greca e alla lettura latina - dice il Sindaco - Questo è comunque un primo passo, di già nell’imminente prossimo bilancio procederemo, con la necessaria ed auspicata collaborazione del Consiglio Comunale, per individuare le risorse economiche necessarie per la collocazione materiale delle targhe (o lapidi o insegne) per indicare le singole strade e gli spazi pubblici. – continua Tranchida – Ringrazio per il lavoro svolto le Commissioni Toponomastica che nel tempo si sono succedute ed in particolare la determinazione dell’Assessore Laura Montanti, che ha proseguito e ultimato quanto già avviato dal suo predecessore Ass. Daniela Marrone - conclude il Sindaco - nonché gli Uffici comunali che hanno istruito il complesso procedimento e segnatamente l’arch. Mario Fontana, al quale auguriamo di godere del meritato riposo per il pensionamento da fine servizio >>.