Abbiamo seguito via tutti gli episodi di quella che abbiamo definito ormai una telenovela: incontri con le istituzioni, distribuzione gratuita del pane la domenica, polemiche. Ora si va verso un nuovo aumento. Ed è per mettere le mani avanti che la confederazione degli artigiani (Cna) ha tenuto una conferenza stampa con il Presidente provinciale, Luigi Giacalone. Giacalone ha voluto replicare agli attacchi che sono stati mossi alla categoria: “Non siamo degli speculatori”, si è difeso. Giacalone, ancora una volta, ha spiegato come si arriva al “costo di panificazio
ne”, cioè il costo per produrre un chilo di pane, che conseguentemente ricade poi sulla vendita al pubblico: “Con
un quintale di farina si producono circa 120 Kg. di pane. Il lavoro medio di un operaio per circa tre ore si aggira, tutto compreso, intorno alle 45 euro giornaliere. A questa cifra il panificatore deve aggiungere le spese vive: costo di altre materie prime, eventuale affitto del locale, tasse varie, spese per il consulente, contributi previdenziali”. Secondo i panificatori, unendo tutte queste spese si arriva a circa 1.70 euro al chilo di costo. Aggiungendo le tasse si superano i 2 euro al chilo. Ecco perché, secondo Giacalone, il pane non si può vendere ad un prezzo inferiore, altrimenti il panettiere ci perde.
Ma come mai, allora, nel resto della provincia, si trova il pane anche a meno di un euro e 50 al chilo? Secondo la Cna molti sfruttano il lavoro nero o acquistano materie prime scadenti.
L’organizzazione dei panettieri ha anche polemizzato con l’Amministrazione Comunale. Carini, secondo il rappresentante marsalese dell’associazione di categoria, Giuseppe Bonafede, ha disatteso gli impegni che aveva preso: “Avevamo concordato una maggiore lotta all’abusivismo ed invece è stato fatto ben poco”. Ma su questo punto Carini aveva già replicato, intervistato dalla nostra redazione: “Gli abusivi a Marsala sono pochissimi. E’ solo un pretesto per giustificare un aumento del prezzo del pane che non ha alcuna ragione d’essere”. E infatti su questo tema Carini ha chiesto l’intervento addirittura del Prefetto.
Bonafede ha anche ripetuto in conferenza stampa quanto aveva detto precedentemente alla nostra testata, circa il fallimento dell’operazione del pane scontato ai “poveri con la tessera”: “Con tanta buona volontà da parte nostra
abbiamo accettato di vendere ad un euro e sessanta al chilo il pane agli indigenti segnalati dal Comune. Tuttavia dobbiamo constatare che il numero di chi ha la tessera è di gran lunga superiore a quello che ci era stato comunicato. Inoltre parecchi clienti di questa fascia che vengono al negozio non sembrano affatto indigenti”.
ULTIME DALL'INFLAZIONE - l prezzo della pasta di semola di grano duro a febbraio ha registrato un "significativo calo congiunturale" (-1,5%). Lo comunica l'Istat aggiungendo che sul piano tendenziale il tasso di crescita risulta in rallentamento rispetto al mese di gennaio (+16,9%, dal +25,4% del mese precedente). Il prezzo del pane è invece aumentato in un mese dello 0,1%, portando il tasso tendenziale al +2,2% (dal +2,7% di gennaio). Il comparto 'pane e cerealì ha registrato complessivamente a febbraio un rallentamento della crescita tendenziale dei prezzi, passata al 5,6%, dal 7% di gennaio. Il prezzo della benzina ha invece segnato a febbraio un "marcato aumento congiunturale" (+2,4%). Sempre secondo l'Istat il tasso tendenziale della benzina verde risale così a -15,7%, dal -18,1% di gennaio. Stesso trend è stato registrato dal prezzo del gasolio, cresciuto in un mese dell'1%, con il tasso tendenziale salito al -15,6% dal -17,6% di gennaio.