Ma come si è potuti giungere a questo punto?
“Lo stato di scandaloso abbandono in cui si trova è frutto di una incuria verso l’opera che risale ad oltre 10 anni addietro e della quale mi sono interessato appena insediatomi”, questa la giustificazione del Sindaco Carini in un comunicato stampa del Comune di mercoledì 15 aprile 2009 in risposta all'ennesima denuncia, questa volta proveniente dal Movimento per la Difesa del Cittadino di Peppe Gandolfo.
I cittadini si chiedono: ma non si potrebbe quanto meno mettere un servizio di vigilanza. Il Sindaco pensa di no. “La richiesta di vigilanza- così ha continuato il Sindaco nel comunicato- quantunque importante, è del tutto secondaria alla luce dello scandalo di un’opera distrutta e vandalizzata che ho ereditato. Pertanto, più che vigilare su una struttura di fatto inesistente (con ulteriore dispendio di risorse comunali), mi sono premurato di avviare le necessarie procedure per completare il nuovo Cimitero urbano”.
Su come finanziare la continuazione del cimitero le idee, però, sono parecchio confuse.
“Il Movimento Difesa del Cittadino verificherà nei prossimi mesi quali interventi riparatori saranno portati avanti dall'Amministrazione Comunale di Marsala. Il sogno che coltiviamo è quello di assistere con stupore ad un fenomeno nuovo: enti pubblici che realizzano opere pubbliche che si concludono quasi sempre nei tempi programmati o comunque con dimostrazione di efficacia e di efficienza della nuova azienda pubblica. Vogliamo la svolta: non più ospedali abbandonati, strade perennemente in cantiere, pa
lazzi pubblici inaccessibili e/o abbandonati, autostrade interrotte, acquedotti senz’acqua ecc … Sarebbe bello insomma trasformare la vecchia silenziosa solitaria indignazione del cittadino per le tante opere pubbliche abbandonate ed incompiute in stupore. Ci piacerebbe assistere insomma ad una rivoluzione interna dell’apparato pubblico”, questo gran parte del contenuto della nota del Movimento a Difesa del Cittadino.
E, puntuale, è arrivata la risposta “ottimista” del Sindaco: “Ho già presentato all’apposita Commissione presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri un “progetto di finanza” per il terzo lotto di lavori. Ove ciò non vada in porto (per mancanza di promotori privati interessati al progetto, così come prevede la normativa vigente), si provvederà con risorse interne mediante accensione di mutui e con il coinvolgimento del Consiglio comunale in sede di bilancio”.
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Il bando di concorso per la gara relativa ai lavori di costruzione del nuovo cimitero urbano di Marsala fu aggiudicata dietro la corresponsione di una tangente di 50 milioni delle vecchie lire, - secondo la ricostruzione della magistratura - all'impresa Sicilstrade Srl di Salvatore Di Girolamo per l'importo complessivo di 3.545.855.162 delle vecchie lire" E Di Girolamo è stato proprio arrestato il 26 Giugno 2008, con l'accusa di associazione mafiosa, corruzione aggravata e turbativa d'asta. In particolare, secondo gli investigatori Di Girolamo si era accreditato come imprenditore del tutto affidabile per le famiglie mafiose della provincia di Trapani, rette dal latitante Matteo Messina Denaro, garantendo alle cosche, in cambio dell'appoggio di Cosa nostra, un pagamento in termini percentuali del 10% del valore dei lavori delle gare aggiudicate.
A oggi, a detta del sindaco Carini, sono necessari 350.000 mila euro solo per definire la parte logistica del cimitero.
Cliccando sul fotogramma potete vedere il video girato dalla nostra redazione nel mese di ottobre 2008.
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Pamela Giampino