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29/05/2009 06:00:26

Azioni Gesap e assunzioni Airgest: le questioni che fanno arrabbiare Turano e Ombra

Lo ha sottolineato, con soddisfazione, il Presidente dell’Airgest, Salvatore Ombra, che giovedì scorso ha relazionato al Consiglio Provinciale, riunito in apposita seduta straordinaria, sulle problematiche concernenti la gestione dell’aeroporto “V. Florio” di Trapani-Birgi.
Il Presidente Ombra, dopo avere illustrato i dati positivi contenuti nella sua relazione, ha fornito delle risposte ai numerosi atti ispettivi presentati da vari Consiglieri di tutti gli schieramenti politici e riguardanti il servizio di sicurezza, la gestione dei parcheggi a pagamento, la tipologia dei bagagli, la questione del “Palavetro”, il prezzo delle azioni messe in vendita da GESAP, le opere POR FESR 2007/2013 e quote di cofinanziamento, le informazioni in ordine alle assunzioni di Airgest e le modalità di selezione, il cambio di denominazione territoriale dell’aeroporto e il desk informativo.

Non sono mancati, nel corso della seduta, momenti critici, anche forti, soprattutto in relazione alle modalità delle assunzioni a tempo determinato, in via di espletamento, da parte di Airgest e sul costo dell’operazione per l’acquisto delle azioni messe in vendita da GESAP. Perplessità e dubbi in merito sono stati sollevati anche dal Consigliere Anna Maria Angileri, che ha aspramente contestato ad Ombra il ricorso alla società interinale Temporary S.p.A. di Palermo, chiedendo il blocco della procedura in corso e l’attivazione di procedure di pubblica evidenza “Noi vogliamo trasparenza – ha detto Annamaria Angileri – chiediamo che i cittadini ne siano informati e che le assunzioni vengano fatte con un bando pubblico e con meriti democratici, non clientelari. La Temporary fa le selezioni in aeroporto e i cittadini non hanno modo di saperlo”
Ma Ombra ribatte: “fino a che io sarà Presidente di questo aeroporto non ho bisogno di fare assunzioni clientelari. Qui prevale il concetto del team, della squadra, del personale efficiente. E’ vero, che questa ricerca di personale non è stata pubblicizzata. Lo già ammesso in Consiglio Provinciale. Ma ci siamo già attivati per inserire un link nel sito dell’Airgest.”
Oggetto della disputa sono circa 40 assunzioni a tempo determinato, necessarie per superare i picchi d’attività dell’estate. “Non abbiamo mai voluto privilegiare nessuno – sottolinea Ombra - ma abbiamo bisogno di personale che sappia già lavorare in aeroporto. Delle 12 persone che sono già state individuate, tra le oltre cento valutate, alcune vengono dall’ex Alitalia, altre dalla stessa Ryanair, dalla Costa Crociere, ex dipendenti Meridiana. Molti vengono da Palermo. Noi abbiamo chiesto anche che vengano prese in considerazione persone del nostro territorio.”
Per quanto riguarda il passato, la politica clientelare di cui l’Airgest è stata oggetto, ha obbligato l’azienda ad assumere all’aeroporto moltissimo personale, anche in esubero. Ma “Il personale che abbiamo qui dentro - ha spiegato Ombra - sarà stabilizzato all’interno dell’Airgest. Sono persone che sono state qualificate e formate e che ora svolgono un’attività continua e costante all’interno dell’aeroporto.”

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Altra questione sollevata nel corso del Consiglio Comunale dedicato all’aeroporto di Trapani/Birgi riguarda le quote dell’Airgest di proprietà della Gesap, la società che gestisce l’aeroporto di Trapani/Birgi. La Gesap ha deciso di vendere le proprie quote il 4 agosto 2008. A quella data, il valore uninominale delle quote era di 5,06. La Provincia le ha invece comprare a 56 euro, quindi un prezzo di dieci volte superiore. Quando il 4 agosto la Gesap mette a disposizione queste quote, aveva varato da poco un piano industriale ambiziosissimo “in base al quale, nel 2017, l’aeroporto Vincenzo Florio avrebbe avuto ricavi sette volte superiori a quelli attuali” – dice Annamaria Angileri che ha sollevato la questione in Consiglio – “la Provincia ha acquistato queste azioni oggi, secondo il valore che potrebbero avere nel 2017, proiettandosi a lungo termine e guardando la crescita potenziale dell’aeroporto”.
Il Consigliere Anna Maria Angileri ha chiesto che l’Amministrazione Provinciale annulli, in autotutela, le delibere n.35 del 18/2/2009 e n.66 dell’8.4.2009 e proceda, ove ritenesse ancora opportuno l’acquisto di tali azioni, ad effettuare un supplemento di istruttoria teso a valutare correttamente il corrispettivo da pagare. Se ciò non dovesse verificarsi, Anna Maria Angileri ha chiesto al Segretario Generale di trasmettere le delibere in questione alla Corte dei Conti per valutare il possibile danno erariale. Le azioni sono infatti state acquistate sulla base di una perizia, “che secondo me è un falso ideologico, fatta fare non dalla provincia ma dalla stessa Airgest” – sottolinea Angileri – “Nella perizia si legge che il valore di 56 euro è il prezzo massimo, attualmente negoziabile per le azioni Airgest in quanto capitalizza il valore futuro dell’esercizio della gestione aeroportuale in regime di concessione totale. Tanto per iniziare la concessione totale non c’è e non sappiamo se l’avremo. Capisco che togliere Gesap poteva essere una necessità. Ma a questo prezzo! La Provincia, senza battere ciglio, nel giro di poche ore, ha comprato le azioni ad un prezzo massimo futuribile, spendendo un milione di euro”
Secondo Ombra invece “il prezzo di 56 euro è corretto, anche se ai limiti dell’economicità. Forse è un prezzo alto ma togliere Gesap dal pacchetto azionario dell’Airgest è stata un’operazione corretta. Gesap è un concorrente e, come tale, avrebbe ostacolato la crescita dell’aeroporto. Probabilmente Gesap aveva anche interessi a non fare venire la Ryanair a Trapani. Togliere Gesap significava togliere un contenzioso già in atto con Airgest. Non inventiamoci scheletri negli armadi che non esistono. Il problema vero è fare in modo che i turisti, dopo che arrivano a Trapani, rimangano nel territorio”.


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Particolare interesse ha suscitato infine la proposta del Consigliere Carpinteri il quale, a proposito della situazione di abbandono in cui versa ormai la struttura dell’ex Palavetro per cui urge il suo recupero, ha chiesto che l’Amministrazione lo destini a parcheggio coperto e custodito, soluzione questa che consentirebbe anche di aumentare il poco spazio destinato a parcheggio libero. “L’unica cosa certa è che qui non può stare. Stiamo ampliando il parcheggio e mi ostacola le attività. E non possibile neppure adibirlo a parcheggi perché è stato acquistato dalla Provincia con il credito sportivo ed ha il vincolo delle attività sportive. Può quindi essere adibito solo ad attività sportive.”