L' operazione antidroga dei carabinieri di Trapani riguarda eroina, hashish e marijuana. Il blitz è stato chiamato "Killer Drug", perchè le indagini sono partite dalla morte di un giovane per overdose.
Ecco il comunicato stampa dei Carabinieri:
Alle prime luci dell’alba di oggi circa duecento Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani, con il supporto di militari del 12° Battaglione Mobile di Palermo, di unità cinofile e di un velivolo del 9° Nucleo Elicotteri Carabinieri di Palermo, hanno tratto in arresto, in esecuzione di ordinanze di custodia cautelare, 23 persone, ritenute responsabili del reato di spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.
Nel corso delle indagini, condotte nei quartieri di San Giuliano di Erice, Rione Palme e Fontanelle Sud di Trapani, sono state denunciate alla competente Autorità Giudiziaria, anche due minori, I.C. e G.A., ora maggiorenni, sempre per spaccio di sostanze stupefacenti, mentre per altri cinque soggetti è scattata la denuncia a piede libero per favoreggiamento personale nei confronti degli arrestati, di cui nr. 3 venivano indagati.
Sono state inoltre segnalati alla Prefettura di Trapani, in più circostanze, altri quindici giovani trapanesi per detenzione di sostanza stupefacente per uso personale.
I provvedimenti cautelari, disposti dal G.I.P. del Tribunale di Trapani - Dott.ssa Lucia FONTANA - su richiesta del Pubblico Ministero - Dott.ssa Delia BOSCHETTO, sono stati emanati sulla base dei risultati di una complessa attività investigativa condotta dai militari del N.O.R.M. - Nucleo Operativo e Radiomobile - della Compagnia Carabinieri di Trapani, svolta dal febbraio 2007 fino alla primavera del 2008.
L’indagine, denominata “KILLER DRUG” (droga assassina), ha avuto origine dalla morte di un giovane assuntore per overdose, deceduto a causa di una partita di eroina verosimilmente “tagliata male”.
Il giovane, di professione operaio, fu rinvenuto cadavere dai Carabinieri la sera del 24 febbraio 2007 in Erice Casa Santa, all’interno dell’abitazione del di lui padre, riverso all’interno del bagno.
Le indagini, condotte oltre che con i metodi tradizionali anche con l’ausilio di sofisticate apparecchiature tecniche di osservazione e controllo, hanno permesso di svelare, grazie anche alle numerose intercettazioni telefoniche ed ambientali, una vasta rete di pusher i quali, da veri e propri professionisti del crimine, si avvalevano spesso di consociati che, con le funzioni di ‘vedette’, avvisavano dell’imminente arrivo delle forze dell’ordine nelle aree dello spaccio.
I Carabinieri hanno stimato che l’enorme flusso di acquirenti e la conseguente quotidiana attività di cessioni di eroina ed hashish fruttava ai singoli spacciatori fino a circa 500,00 euro al giorno. Ciò consentiva agli arrestati di trarre dall’attività illecita i mezzi di sostentamento per le proprie famiglie, non avendo pertanto alcuna necessità di darsi a lavoro onesto e stabile.
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Nel corso dell’intera indagine gli investigatori del NORM hanno registrato cessioni per un ammontare di circa 1000 dosi di eroina e più di 3000 dosi di hashish, per un giro d’affari complessivo che si aggira intorno ai 100.000,00 Euro.
Il numero dei soggetti coinvolti, le caratteristiche operative del gruppo e il loro modus operandi, nonché la spiccata indole delinquenziale e la pervicacia che alcuni di essi hanno manifestato nel compiere l’attività delittuosa, è stato uno dei motivi che ha indotto gli inquirenti a ritenere che gli odierni arrestati fossero pronti a compiere un salto di qualità nell’ambiente degli spacciatori trapanesi, nel tentativo di egemonizzare il commercio di droga nel capoluogo.
Durante le perquisizioni è stato inoltre arrestato in flagranza di reato ALOIA Giovan Battista per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti (trovato in possesso di gr. 4,895 di stupefacente del tipo eroina e gr. 52,862 di stupefacente del tipo hashish), mentre venivano deferiti in stato di libertà alla competente A.G. i fratelli BENINATI Antonio (trovato in possesso di gr. 29,49 di stupefacente del tipo hashish) e Giuseppe (trovato in possesso di GR. 2,68 di stupefacente del tipo eroina e gr. 1.71 del tipo hashish).
Gli arrestati, a conclusione delle formalità di rito, sono stati trasferiti nel carcere di San Giuliano di Trapani, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Il risultato di oggi si inserisce tra le molteplici attività condotte sinora con successo dai Carabinieri di Trapani, dallo scorso anno sotto la guida del Colonnello Giovanni Pietro Barbano, il quale, nel suo recente intervento in occasione della festa dell’Arma del 5 giugno scorso, ha sottolineato l’importanza delle attività di contrasto allo spaccio ed al traffico di stupefacenti, il cui consumo tra i giovani sta facendo registrare - specie in alcune aree del territorio provinciale - un incremento oggetto di particolare attenzione da parte dell’Arma.
Elenco degli arrestati nell’indagine KILLER DRUG:
1) ANGELO Antonino, trapanese di anni 24, detto Ninni.
2) BUCAIDA Deborah, trapanese di anni 31, residente a Roma.
3) MESSINA Francesco Paolo, trapanese di anni 37, detto Franco.
4) CRISCENTI Anna Maria, trapanese di anni 41.
5) CASCIO Salvatore Davide, trapanese di anni 21.
6) MANNONE Claudio, trapanese di anni 32.
7) MANNONE Davide, trapanese di anni 26.
8) INGARAO Pietronilla Marcella, trapanese di anni 32, detta LILLI.
9) CRISCENTI Massimiliano, trapanese di anni 35.
10) CRISCENTI Umberto, trapanese di anni 30.
11) CANINO Leonardo, trapanese di anni 35.
12) BENINATI Antonio, palermitano di anni 31.
13) BENINATI Giuseppe, palermitano di anni 22.
14) CORDARO Paolo, trapanese di anni 27.
15) LA FRANCESCA Michele, trapanese di anni 20.
16) DI DISCORDIA Silvestro, trapanese di anni 27.
17) D’AMICO Mario, trapanese di anni 35.
18) GABRIELE Salvatore, trapanese di anni 38.
19) MINAUDO Alessio, trapanese di anni 22.
20) DRAGO Alberto, trapanese di anni 24.
21) MIONE Vito Aurelio, trapanese di anni 59.
22) ABITA Giuseppe, trapanese di anni 28.
23) ALOIA Giovan Battista, trapanese di anni 33.
Appreso dell'operazione, il Sindaco di Erice Giacomo Tranchida ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Voglio esprimere i miei complimenti al colonnello Giovanni Pietro Barbano, Comandante provinciale dei Carabinieri, al maggiore Marco Carletti, Comandante della compagnia, ed agli uomini e alle donne della compagnia dei Carabinieri di Trapani per la brillante operazione di “pulizia” con la quale è stata smantellata una vasta rete di spacciatori di droga.
Grazie all’Arma dei Carabinieri, alle Forze dell’Ordine ed al Prefetto di Trapani per la costante azione di monitoraggio sul fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, oltremodo oggi le comunità di San Giuliano, di Erice e del Trapanese, registrano con grande soddisfazione e maggiore serenità questa ulteriore operazione che garantisce maggiore sicurezza alle nostre famiglie ed ai nostri ragazzi.
Il Presidente del Consiglio Provinciale di Trapani, Peppe Poma, ha espresso al Comandante Provinciale dei Carabinieri il compiacimento per il positivo esito dell’operazione antidroga che questa notte ha portato all’arresto di 23 persone. Questo il testo della nota fatta pervenire al Col. Giovanni Pietro Barbano:
Egregio Comandante,
la notizia delle 23 ordinanze di custodia cautelare eseguite questa notte dai Carabinieri del Comando Provinciale di Trapani, nell’ambito dell’operazione antidroga “Killer Drug”, che ha consentito, in particolare, di smantellare una articolata ed efficiente rete di spacciatori ben radicata nei quartieri più popolari del Capoluogo e di Erice, costituisce - al di là e al di sopra della facile retorica in cui si rischia di cadere in queste occasioni - un fatto di rilevante importanza per l’intera collettività del nostro territorio.
Voglio pertanto esprimerLe, a nome mio personale e dell’intero Consiglio della Provincia Regionale di Trapani, grande compiacimento per la brillante attività investigativa svolta del suo Comando, in raccordo con la competente Autorità giudiziaria, in particolare con i Magistrati del Tribunale di Trapani (gip e pm) Lucia Fontana e Delia Boschetto, che La prego di estendere al Maggiore Marco Carletti, Comandante della Compagnia di Trapani, nonché ai componenti del Nucleo Operativo e Radiomobile di Trapani e a tutti gli altri Militari che vi hanno preso parte, compresi i Militari del 12° Battaglione Mobile di Palermo, delle Unità cinofile e del 9° Nucleo Elicotteri di Palermo, ai quali và anche il ringraziamento dei cittadini del capoluogo e dell’intero nostro territorio perché non esitano a rischiare la vita pur di assicurare a tutti noi una convivenza civile quanto più serena e sicura possibile.
Ovviamente, occorre mantenere sempre alto il livello di guardia sia a livello istituzionale che giudiziario e investigativo, avendo consapevolezza che si può aspirare alla crescita sociale e a debellare il tristissimo fenomeno criminale dello spaccio delle sostanze stupefacenti, soltanto con l’impegno e la partecipazione democratica alla vita del Paese, nel pieno rispetto della legalità.
Con gratitudine e stima.
Giuseppe Poma
Inoltre, il Presidente Poma, a nome anche dell’intero Consiglio Provinciale di Trapani, ha trasmesso un telegramma di solidarietà al Ministro della Giustizia, On. Angelino Alfano, e al Vice Capo del suo Gabinetto, Dott. Roberto Piscitello, ai quali sono state recapitate due buste contenenti ciascuna un bossolo di proiettile.
EsprimoVi piena solidarietà – scrive Peppe Poma – per grave gesto che costituisce attentato alla democrazia e alla essenziale libertà politico istituzionale del singolo Ministro e dei suoi collaboratori ma anche dell’intero Governo. Sono comunque certo che le Forze dell’Ordine e l’Autorità Giudiziaria sapranno assicurare alla giustizia gli autori di questa vile azione che non può non essere condannata dall’intera società civile.
Giuseppe Poma – Presidente Consiglio Provinciale di Trapani
Dichiarare Davide Durante, Presidente Provinciale di Confindustria: "
Un apprezzamento ed un ringraziamento sincero al Comandante Provinciale Col. Giovanni Pietro Barbano, a tutta l’arma dei Carabinieri ed alla Magistratura per la brillante odierna operazione denominata “Killer Drug”.
Assicurare alla giustizia cotanti spacciatori significa, intanto, direttamente o indirettamente, assegnare un duro colpo alla criminalità organizzata e mafiosa che di tali traffici si nutre ma, soprattutto, liberare il territorio da una piaga che travolge principalmente le nostre giovani generazioni indebolendone o, peggio, annullandone la loro capacità di essere soggetti attivi e propositivi nella società.
Non può non sfuggire a ciascuno di noi il danno sociale ed economico, oltrecchè umano, che tali fenomeni rappresentano nella costruzione di quel futuro che tutti vogliamo più civile, più ricco di opportunità per noi stessi ed i nostri figli e sicuramente più libero da condizionamenti di ogni e qualsiasi natura, specie se malavitosi".