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10/08/2009 15:21:35

"Fobia Cieca" in scena a Erice

Giunge al termine la rassegna Mammadrau #1 che ha riscosso un buon successo di pubblico ed ha riaperto il Teatro Gebel Hamed dopo anni di abbandono, di incuria e di scarsa politica culturale. L’indipendenza della direzione artistica ha permesso di ospitare spettacoli di buon livello che hanno interessato il pubblico e hanno mostrato mondi artistici e teatrali che di rado attraversano la nostra città. Si ringraziano Marco Damiano, Massimo Vultaggio, tutti gli sponsor e tutti gli artisti della rassegna. Mammadrau si conclude con “Hybris”, un lavoro nudo e crudo che rifugge da metafore drammaturgiche e colpisce lo spettatore nella sua libera e semplice espressione. Il lavoro è ispirato ai recenti fatti di cronaca riguardanti scontri tra ultras e forze dell’ordine, ricordando e Gabriele Sandri e Filippo Raciti.
Si allega al presente comunicato scheda dello spettacolo e foto di scena. Si ricorda che, previa comunicazione, verranno riservati due accrediti per la stampa.

FOBIA CIECA – Hybris
Compagnia Anànke

di __Roberto Simonte
Con___ Rossella Guarneri__Roberto Simonte
E la partecipazione di __ Valentina Coppola e Paolo Rappa
Riprese__ Angelo Castiglione
Collaboratore tecnico__ Dario Castiglione
Regia Guarneri_Simonte

Hybris, per il pensiero greco, è ogni situazione in cui si assiste ad una prevaricazione della legge dell'armonia. Se il pensiero greco, soprattutto presocratico, è la riflessione sul carattere armonico della realtà necessario a mantenere in equilibrio l'intero universo, l'hybris rappresenta allora quella prevaricazione degli elementi che conduce ad uno strappo nel tessuto armonico della realtà.
Violenza come risposta alle proprie angosce. Violenza come risposta alla propria inezia. Violenza come proposta. Entrambi vittime di un sistema, di regole che costruiscono su di loro schemi e azioni, talvolta volontà. La risposta è la stessa, per entrambi. Ma quanto può l’umano accorgersi del proprio simile? Due monologhi raccontano la stessa storia, le stesse angosce, ma da due diversi punti di vista. Due simili che non riescono ad incontrarsi. Due vittime, una divisa ed una ultras, che si accusano a vicenda, offuscando la verità.
Si è tentato, in questo caso, di annullare qualsiasi struttura drammaturgica a favore di un impatto nudo e crudo. Il miscuglio di elementi drammatici e passi di cronaca si dipana senza interruzioni in un evolversi che sfrutta anche l’elemento video come mezzo di comunicazione ed integrazione drammaturgica. Cinquanta minuti giocati su energia, forza e violenza. Si ricordano Gabriele Sandri e Filippo Raciti, si ricordano le violenze del G8 di Genova, le aggressioni alle caserme degli ultras la notte dell’11 novembre 2007. Senza mai schierarsi, senza giustificazioni, senza buonismi. In scena un celerino ed una Niss (noto gruppo ultras: Niente Incontro Solo Scontri) trascorreranno le ultime ore della loro vita nella stessa cella.
“Hybris” fa parte di una trilogia intitolata Fobia Cieca, interamente dedicata alla decadenza dell’uomo e della società, e ne costituisce il terzo capitolo.