Non appena appresa la notizia del nuovo sequestro del motopesca “Chiaraluna” del compartimento marittimo di Mazara del Vallo, ad opera di una motovedetta militare tunisina, il Presidente Peppe Poma, a nome dell’intero Consiglio Provinciale di Trapani, ha chiesto con forza l’intervento del Ministro agli Affari Esteri, Franco Frattini, al quale ha fatto pervenire il seguente telegramma:
SEGUITO SEQUESTRO MOTOPESCA “CHIARALUNA” DEL COMPARTIMENTO MARITTIMO DI MAZARA DEL VALLO E DEL SUO EQUIPAGGIO DA PARTE DI UNA MOTOVEDETTA MILITARE DI TUNISI, CHE RIPROPONE IN TUTTA LA SUA GRAVITA’, PUR A DISTANZA DI 6 ANNI DALL’ULTIMO EPISODIO DI QUESTO GENERE, LA COSIDDETTA GUERRA DEL PESCE CON IL GOVERNO TUNISINO, A NOME MIO PERSONALE, DELL’INTERO CONSIGLIO PROVINCIALE DI TRAPANI E DI TUTTA LA MARINERIA DEL TERRITORIO, CHIEDOLE SUO AUTOREVOLE, TEMPESTIVO, DECISO INTERVENTO PER REALE DEFINITIVA SOLUZIONE ANNOSA QUESTIONE ATTIVITA’ DI PESCA NEL CANALE DI SICILIA E, INTANTO, PER L’IMMEDIATO RILASCIO DEL “CHIARALUNA” E DEI SETTE UOMINI DELL’EQUIPAGGIO.
COLGO COMUNQUE L’OCCASIONE PER RIBADIRE PIENA FIDUCIA NEI CONFRONTI DELLA S.V. CHE, NE SONO CERTO, NON DELUDERA’ LE NOSTRE ATTESE.
Mi auguro – ha inoltre dichiarato il Presidente Poma – che la presenza alla guida del Ministero degli Affari Esteri di una personalità preparata e competente come Franco Frattini, possa finalmente preludere ad un accordo concreto che ponga realmente fine alla cosiddetta guerra del pesce nella zona del “Mammellone” e nell’intero Canale di Sicilia (cosa che evidentemente, almeno per Tunisi, non è ancora avvenuta) con l’incivile e ingiustificabile pratica dei sequestri. E’ chiaro, comunque, che la definitiva soluzione di questa grave problematica passa obbligatoriamente attraverso una diversa concezione dell’uso delle risorse del Mar Mediterraneo che dovrà vedere la fattiva collaborazione di tutti i Paesi rivieraschi. Inoltre – ha concluso Peppe Poma - voglio esprimere la massima solidarietà ai familiari dei marittimi sequestrati e all’intera marineria di Mazara del Vallo per questo ennesimo atto di vera e propria violenza che, per quanto riguarda il “Chiaraluna” fa seguito a quello subito appena 5 mesi or sono ad opera delle autorità libiche.