e dal Psr. Saranno valutati tutti gli strumenti economici disponibili per adottare le misure anticrisi più efficaci a breve e lungo termine. Al di là delle difficoltà contingenti, il tavolo lavorerà , soprattutto, per dare una risposta risolutiva a un comparto che da troppo tempo sopravvive in una condizione costante d’emergenza”.
“Per fronteggiare a breve termine le difficoltà delle imprese abbiamo già individuato delle risorse – spiega il dirigente - che potranno essere declinate a sostegno della vitivinicoltura in tempi brevi. Si tratta di circa 6 milioni di euro di risorse regionali e di altri 15 milioni, a valere dell’articolo 20 della finanziaria, relativi agli aiuti per la siccità del settore. Somme che sono state già riparte tra gli ispettorati e sono in fase di istruttoria per l’erogazione alle banche”. Inoltre, continua Barresi “gli articoli 16, 17 e 18 della finanziaria relativi al credito d’impresa, entro novembre, ci consentiranno di destinare 15 milioni di fondo di rotazione a tutte le aziende agricole, compreso le vitivinicole”. Queste risorse costituiscono una prima boccata d’ossigeno. Contestualmente sarà operativo il piano dell’amministrazione che prevede una serie di azioni specifiche e programmate”.
“Le imprese vitivinicole siciliane hanno sempre concentrato il loro impegno nell’alzare il livello della qualità dei vini prodotti, il che è premiante per l’immagine del nostro territorio, ma non può essere la sola consolazione, soprattutto, alla luce delle previsioni del crollo dei prezzi dell’uva della vendemmia 2009. Anche quest’anno, la Sicilia sembra confermare la quantità e la qualità del raccolto, ma, probabilmente ancora una volta, non saranno sufficienti a dare nuova linfa ai bilanci dei vignaioli, delle imprese e della Regione”.